Immigrazione clandestina verso la Germania: fermati viaggi della speranza su treni merci VIDEO

Un passaparola che permetteva di trovare "clienti" in tutta la Penisola.

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Da Milano alla Germania sui treni merci. Viaggi di fortuna, con la speranza di arrivare in nord Europa. A proporli ai richiedenti asilo in Italia un gruppo di stranieri che aveva creato una fitta rete di contatti su tutta la Penisola.

Immigrazione clandestina: le indagini partite da una denuncia

Nella mattinata di ieri, 11 dicembre, la Squadra Mobile di Como ha dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Milano su richiesta della locale Direzione  Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti soggetti in quanto appartenenti ad un sodalizio criminale dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina verso paesi del centro e nord Europa, in
particolare verso la Germania.

Un’indagine lunga quella portata avanti dalla Mobile di Como in collaborazione con le forze dell’ordine svizzere, austriache e tedesche. Tutto è partito circa un anno fa, quando nel mese di dicembre un cittadino gambiano si è presentato in Questura per sporgere denuncia. Aveva pagato ad un connazionale residente a Como 150 euro per un viaggio che gli avrebbe dovuto permettere di arrivare in Germania.

Il querelante ha raccontato che da Como aveva raggiunto la stazione di Milano Lambrate; incontrato il contatto per il viaggio, quest’ultimo lo aveva accompagnato a Verona dove insieme ad altre dieci persone circa era stato caricato illegalmente su un treno merci. Al confine austrotedesco però i clandestini sono stati scoperti dalle forze dell’ordine locali e riaccompagnati in Italia.

Un modus operandi consolidato

Non era la prima volta che accadeva. Il gruppo di stranieri aveva da tempo creato una fitta rete grazie al passaparola che permetteva loro di far arrivare a Milano “clienti” da tutta la Penisola. Costo della tratta per arrivare in Germania tra i 150 e i 300 euro. Le stazioni di partenza Verona, Gallarate e Novara ma lo “smistamento” avveniva sempre a Milano.

Impossibile quantificare quante persone abbiamo sfruttato questo metodo per partire dall’Italia e andare all’estero senza documenti. La Questura di Como parla di diverse centinaia di persone controllate e scoperte ma dalle intercettazioni telefoniche degli indagati le forze dell’ordine hanno compreso che in molti sono arrivati a destinazione senza essere scoperti. Si trattava ad ogni modo di una attività giornaliera che permetteva di caricare quasi quotidianamente una decina di persone.

Certo è che dai dati della polizia tedesca, nell’ultimo periodo erano notevolmente aumentati gli stranieri scoperti in treni merci che cercavano di arrivare in Germania e in particolare alla stazione di Siegen. Alcuni di essi arrivavano stremati dal freddo: i “passeggeri” infatti venivano caricati sui vagoni merce, spesso di treni Upac, praticando uno squarcio nei teloni di copertura: per tutto il tragitto in questo periodo le temperature erano quindi rigidissime.

L’arresto

L’indagine ha individuato in totale sei persone che, con diversi compiti, facevano parte dell’organizzazione. Sono quindi accusate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per quattro di questi è scattata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Due sono già stati arrestati, un liberiano residente a Como e un maghrebino trovato a Milano.

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