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La lettera
Il sindaco scrive al Prefetto: "Troppe poche informazioni sui vaccini. A che punto siamo? Non sappiamo nulla"
Conti: "I cittadini, soprattutto quelli interessati, si rivolgono a noi, in mancanza di informazioni dirette, e noi non sappiamo dire niente"
La campagna vaccinale contro il Covid dedicata agli over 80 è partita nei giorno scorsi anche in provincia di Lecco e l'altro ieri è stato ufficializzato anche il promo centro vaccinale alternativo agli ospedali di Lecco e Merate, ovvero la sede del PreSST della Valsassina.
Ma i dubbi degli anziani sono ancora molti. Dubbi di cui ha deciso di farsi interprete il sindaco di Garlate Giuseppe Conti che ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al Prefetto di Lecco Castrese De Rosa.
Il sindaco scrive al Prefetto: "Troppe poche informazioni sui vaccini. A che punto siamo? Non sappiamo nulla"
Egr. sig. Prefetto,
le scrivo perchè volevo sollecitare un Suo autorevole intervento riguardo l'attuale mancanza di informazioni utili sulla campagna vaccinale nel nostro territorio e in particolare per quella rivolta i nostri anziani.
Dopo la fase di espressione del consenso e l'annuncio dell'avvio delle vaccinazioni si è entrati in una fase di quasi totale mancanza di informazioni per i cittadini e anche per i comuni. Si sa qualcosa per le notizie sui giornali, si annunciano campagne di vaccinazione per categorie diverse dagli anziani, si rincorrono le voci. Ma di certezze non è dato a sapere. I cittadini, soprattutto quelli interessati, si rivolgono a noi, in mancanza di informazioni dirette, e noi non sappiamo dire niente.
Sarebbe utile sapere a che punto è la campagna vaccinale, le previsioni reali dei tempi necessari, i reali criteri con cui le persone verranno chiamate. In un momento in cui si annuncia una ripresa dei contagi queste informazioni sarebbero ancora più necessarie. Invece c'è un silenzio ufficiale totale. Quanti se ne vaccinano al giorno? Non si sa. A che punto siamo? Non si sa. Con questo ritmo quali sono le previsioni di attesa a seconda della età (che è l'unico criterio finora enunciato)? Non si sa. Quali sono le sedi che si stanno approntando? Non si sa.
A me piacerebbe essere in grado di poter dire qualche parola chiara agli anziani del mio comune, poter avere gli elenchi di chi si è "prenotato" per capire chi manca e sensibilizzarlo e aiutarlo a "iscriversi"; mi piacerebbe sapere chi viene chiamato in modo da sincerarci che la persona possa raggiungere il centro vaccinale in autonomia o aiutarlo se ha difficoltà... insomma vorremmo poter aiutare e agevolare.
Le chiedo perciò di farsi interprete di questa esigenza, e di permettere ai comuni di farsi parte attiva in questo momento così delicato. La delusione dei cittadini combinata con l'impotenza del comune non è certo il modo migliore per affrontare una fase come questa.
Confido perciò in un suo intervento in questo senso e le auguro buon lavoro.
Giuseppe Conti