"Il Pronto Soccorso dell'ospedale di Merate non chiude, anzi si rafforza". Parola del dg Favini VIDEO

Si cercano tre medici di ortopedia e traumatologia per il Mandic.

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"Il Pronto Soccorso dell'ospedale di  San Leopoldo Merate non chiude, anzi si rafforza". Ad assicurarlo oggi, martedì 14 maggio 2019, è stato il direttore generale dell'Asst di Lecco Paolo Favini che ha annunciato la volontà di fare in modo che Regione Lombardia accrediti il presidio meratese come Dipartimento di Emergenza di primo livello.

Si cercano medici per il Pronto Soccorso dell'ospedale di Merate

Per ottenere questo riconoscimento però è necessario che il ps sia "dotato" di una guardia attiva 24 ore su 24. Da lì la decisione della direzione di indire un apposito bando per la ricerca di tre medici di ortopedia e traumatologia. Al momento si tratta di un primo avviso di mobilità. "Se con la mobilità otterremo i risultati che vogliamo bene, altrimenti procederemo con un concorso" ha specificato il dottor Favini.

Nessuna chiusura

Il bando  quindi è un pre requisito fondamentale per l'accreditamento e allo stesso tempo, secondo il Dg è anche il segnale che "nessuno, in questa azienda ha mai voluto chiudere il pronto soccorso di Merate". Non solo "ma questa non volontà è stata più volte confermata anche dall'assessore regionale Giulio Gallera". Proprio recentemente, in occasione del presidio dei sindacati a difesa del Mandic che si è svolto sotto la sede di Palazzo Lombardia l'assessore aveva dichiarato:

“L’ospedale Mandic di Merate non ha bisogno di essere salvato perché non rischia nulla, né la chiusura del Pronto Soccorso, né quella del punto nascita che garantisce 650 parti l’anno (ben al di sopra dei 500 richiesti).
Le recenti polemiche sono incomprensibili e legate presumibilmente alla campagna elettorale. L'allarmismo viene creato ad arte citando a sproposito e in modo strumentale la delibera regionale 1046/2018 sulle regole del sistema socio sanitario. La citata norma sui ‘100 accessi giornalieri’ definisce l’assetto delle dotazioni del presidio in base ai numeri effettivamente realizzati. Essa è pensata a tutela dei poli ospedalieri, a beneficio dei pazienti e del personale, e deve essere considerata nella cornice di sistema dell’intera normativa di riferimento”.

Dea di primo livello

E proprio alla delibera 1046/2018 ha fatto riferimento oggi il dg Favini spiegando che per ottenere la guardia attiva ogni presidio è necessario garantire una serie di servizi come la medicina interna, la cardiologia, la chirurgia generale e appunto la  traumatologia ed ortopedia. Ma la volontà di "sostenere" l'attività dell'ospedale di Merate per fare in modo che i cittadini del territorio  possano usufruire di un servizio di livello, la Asst ha anche indetto un bando per l'assunzione di due medici urgentisti. 17 i medici iscritti, ma in realtà solo due si sono presentati. "Puntavamo ad un numero decisamente superiore anche perchè speravamo di poter formare una graduatoria dalla quale attingere anche per il Manzoni di Lecco".

 

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