Guardia Costiere: il bilancio del weekend di Ferragosto sul lago
Il neo costituito Reparto Operativo Laghi della Guardia Costiera di Milano traccia un bilancio del weekend ferragostano

Guardia Costiere: il bilancio del weekend di Ferragosto sul lago. Il neo costituito Reparto Operativo Laghi della Guardia Costiera di Milano, dipendente dalla Direzione Marittima della Liguria, traccia un bilancio del weekend ferragostano appena concluso, ove sono stati messi in campo, sui tre bacini lacustri del Garda, del Maggiore e del Como 186 militari, che hanno operato in maniera diuturna nelle quattro sale operative (Milano, Salò, Lesa e Menaggio) e a bordo di 15 mezzi navali.
Guardia Costiere: il bilancio del weekend di Ferragosto sul lago
Ben 84 le missioni navali svolte dalla Guardia Costiera in cui sono state soccorse e assistite 51 persone, mentre 971 sono i controlli portati a termine in materia di polizia di sicurezza della navigazione, diporto e ambiente, dai quali sono scaturite 95 sanzioni amministrative per un totale di oltre 15.000,00 €uro.
L’attività operativa ferragostana svolta dalla Guardia Costiera sui Laghi di Garda, Como e Maggiore, rientra nell’operazione Nazionale Mare e Laghi Sicuri 2025, disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, che ha avuto il suo start operativo nello scorso mese di giugno e si concluderà nel prossimo mese di settembre.
Nello specifico, sul bacino del Lario, i mezzi e il personale assegnati al Terzo Nucleo Guardia Costiera del Lago di Como, al comando del 1°Luogotenente Np. Marciano (che ha assunto il Comando del Nucleo il 14 luglio u.s.), hanno eseguito nello scorso w.e. 123 controlli dai quali sono scaturite 27 sanzioni amministrative e soccorso e assistito per 21 persone.
Notevole attenzione è stata posta in essere con specifici controlli eseguiti con la composizione di pattuglie terrestri alle numerosissime attività di noleggio e locazione presenti sul Lario, nonché al controllo del rispetto dei limiti di velocità previsti dalla legge regionale e dalle ordinanze sindacali, non ultima quella emanata dal Comune di Como, ove si è ridotta la velocità massima a 5 nodi nelle ore notturne e 10 nodi nelle ore diurne e dove sono state redatte diverse sanzioni dai guardiacoste.
Queste attività di controllo e di soccorso, sono frutto della ormai consolidata presenza della Guardia Costiera sul Lago di Como, definita con l’emanazione del Decreto del 2 aprile u.s. del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a seguito del periodo di sperimentazione avviato dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto il 15 giugno del 2024, grazie ai protocolli d’intesa stipulati con le Prefetture di Como e Lecco, per il coordinamento ed esecuzione dei soccorsi e con l’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori per il servizio di sicurezza della navigazione.
Quest’ultimo, per come comunicato dal Presidente dell’Autorità di Bacino Luigi Lusardi qualche giorno fa, verrà rinnovato anche per l’anno 2025 e garantirà, come per l’anno 2024, alla Guardia Costiera appositi fondi per implementare il servizio di polizia di sicurezza della navigazione, nonché di poter mantenere, fino alla realizzazione di quella definitiva, la disponibilità della sede logistica del Terzo Nucleo, presso il fabbricato in uso alla predetta Autorità di Bacino.
In tale contesto sono state avviate interlocuzioni con l’amministrazione Comunale di Menaggio per definire la nuova sede del terzo nucleo, che si spera di realizzare entro l’anno in corso.
Un particolare ringraziamento viene formulato dal Reparto Operativo Laghi, al personale delle altre forze concorrenti al SAR (Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia Provinciale, le Polizie Locali, la Guardia Costiera Ausiliaria, la CRI, la Protezione Civile e le varie associazioni di Volontariato presenti sulle tre sponde lacustri e le varie sale operative comprese quelle dei NUE e del 118), con le quali giornalmente si opera in costante sinergia, grazie ai Protocolli sottoscritti con le Prefetture competenti per territorio, per intervenire il prima possibile a portare assistenza e soccorso sui tre bacini lacustri più grandi d’Italia.