La testimonianza

Frontale col cinghiale in piena notte

Thomas ha voluto con coscienza rendere pubblico l’accaduto per mettere in guardia gli automobilisti che ogni giorno percorrono la strada provinciale

Frontale col cinghiale in piena notte
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Ti aspetti una serata tranquilla come tante altre, trascorsa in compagnia con gli amici all’Oriocenter ma poi, sulla strada di casa, un cinghiale ti attraversa la strada. Una frazione di secondo prima dell’inevitabile scontro ma, per fortuna, tutto si risolve con tanta paura e qualche danno alla carrozzeria. Questa non è la trama di un film, bensì quanto accaduto a Thomas Donadoni, 23enne di Monte Marenzo, lo scorso venerdì, 12 gennaio, mentre rincasando dopo la serata con gli amici transitava nei pressi del Centro di raccolta rifiuti di Caprino Bergamasco in via Ca’ di Olfi, all’imbocco del territorio del Comune di Torre de’ Busi.

Frontale col cinghiale in piena notte

 

«Erano circa le 22 - racconta il giovane - e stavo tornando a casa insieme ad un amico dopo una serata a Bergamo. Andavo piano, 40 o 50 chilometri all’ora al massimo, e superata la discarica, in piena curva mi sono trovato davanti un grosso cinghiale. Non ho avuto il tempo di frenare e capire cosa stava succedendo. Non sono riuscito ad evitarlo. Ho sentito un colpo e ho capito di averlo preso». Considerato il ridotto calibro stradale in quel punto, il ragazzo ha proseguito la sua corsa per qualche centinaio di metri per poi fermarsi e constatare i danni: «Ho accostato nel primo spiazzo e ho trovato la parte anteriore della mia Citroen C3 distrutta nell’angolo lato guidatore. L’animale era davvero grosso, anche se per un istante l’ho visto bene e, non voglio dire che mi arrivava all’altezza del cofano ma poco ci mancava». Del cinghiale, probabilmente un esemplare adulto della zona di Valcava sceso a valle alla ricerca di cibo, si sono perse le tracce con il ragazzo, tornato inutilmente indietro per sincerarsi delle sue condizioni e verificare di non aver lasciato pezzi di auto sull’asfalto. «Il cinghiale era sparito - ha continuato - Dopo lo scontro credo sia riuscito a rialzarsi e scappare nel bosco. Era buio e non si vedeva nulla intorno. Fortunatamente tutto è finito bene, per me e il mio amico non ci sono state conseguenze se non un grosso spavento. Questa è la cosa più importante. I danni all’auto, quantificati in circa 450/500 euro, si possono riparare. Se ci si fa male invece è molto più complicato».

Insieme alla mamma Nicoletta Paganini, Thomas ha però voluto con coscienza rendere pubblico l’accaduto per mettere in guardia gli automobilisti che ogni giorno percorrono la strada provinciale 177, nel tratto compreso tra via Sonna (Torre de’ Busi) e via Ca’ di Olfi (Caprino Bergamasco), dal pericolo di incontrare animali selvatici sulla strada. Evenienza, quest’ultima, tutt’altro che rara, con frequenti faccia a faccia segnalati. «Occorre prestare attenzione transitando in quella zona - aggiunge Paganini - in quanto poco illuminata se non, in alcuni punti, buia. Mio figlio per fortuna andava piano, ma sarebbe potuto finire peggio. Quindi, più persone si avvertono meglio è. Dopo la nostra segnalazione in tanti hanno risposto, chi sostiene di aver investito un fagiano, chi di aver incontrato un tasso. Tuttavia, capita frequentemente di passare e trovare sulla carreggiata anche dei sassi, magari trasportati a valle da questi animali». Questa volta, è proprio il caso di dirlo: tutto è bene ciò che finisce bene.

Luca De Cani

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