Calolzio

Frana: la strada per ora non riapre

L'Amministrazione comunale sta studiando una possibile soluzione tampone ma per la messa in sicurezza servono oltre 200mila euro

Frana: la strada per ora non riapre
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Via Favrano per ora non riapre. Slitta nuovamente la tanto attesa riapertura dell'artera  che collega la frazione calolziese di Lorentino con il vicino Comune di Torre de Busi, interessata lo scorso martedì 10 gennaio 2023 da una frana che ha visto rotolare a valle e fermarsi sulla careggiata alcuni massi di dimensioni importanti.

Frana: la strada per ora non riapre

Inizialmente, dopo un primo sopralluogo con un geologo si era ipotizzato un intervento di posizionamento di alcune reti paramassi e una possibile riapertura per la giornata di domani, mercoledì 18 gennaio 2023.
Ad oggi però, secondo quanto rilevato in un secondo sopralluogo effettuato nella mattinata odierna dall’assessore ai Lavori pubblici Dario Gandolfi insieme al geologo, la situazione sarebbe assai più complicata e richiederebbe interventi ben più ampi e specifici per la completa messa in sicurezza.

La soluzione "tampone"

Per questo motivo, l’Amministrazione comunale del sindaco Marco Ghezzi ha scelto di mettere in campo un “intervento tampone” per garantire la sicurezza necessaria a consentire almeno il transito veicolare con alcune limitazioni.

“Nei prossimi giorni e, verosimilmente, entro il fine settimana - spiega l’assessore Gandolfi - andremo a restringere la careggiata, nel tratto di strada pericoloso, ad una larghezza di poco maggiore di una corsia e mezza con dei new-jersey concatenati fra loro. Barriere che, dovrebbero consentire il passaggio degli autobus e allo stesso tempo bloccare eventuali detriti che dovessero scivolare a valle. Allo stesso tempo, una ventina di metri all’interno della boscaglia andremo a posizionare una doppia rete paramassi, ancorata ai lati con 4 funi ad altezze diverse, che garantirà un’ulteriore barriera”. Questo almeno l'obiettivo a cui tendere anche se al momento le tempistiche non sono certe.

L’intervento, che avrà un costo tra i 20 mila e i 30 mila euro, servirà a garantire in questa prima fase la riapertura della strada che, a causa del restringimento sarà regolamentata da un semaforo che gestirà un senso unico alternato.

Per la messa in sicurezza servono almeno 200 mila euro

“In seguito - continua Gandolfi - dovremo intervenire a fondo sulla parete rocciosa con un intervento di gran lunga più complesso ma soprattutto più costoso. Stiamo parlando di cifre importanti, superiori ai 200.000 euro e che al momento non abbiamo a disposizione. I tempi, quindi non saranno brevi e solo quando questi interventi saranno completati si potrà pensare a riaprire completamente la strada”.
Nel mentre, per consentire il regolare svolgimento delle operazioni in totale sicurezza e tranquillità, considerato che negli ultimi giorni diverse persone hanno aggirato le barriere transitando comunque nella “zona rossa”, sono state potenziati i blocchi di accesso installando alcune reti che bloccano di fatto il passaggio sia ai veicoli che ai pedoni.

Luca de Cani

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