Il cantiere per il completamento dello svincolo stradale sulla SS36 del Lago di Como e dello Spluga, in località Piona a Colico, è finito questa mattina, giovedì 9 ottobre 2025, sotto la lente delle autorità: un intervento che va oltre la semplice verifica tecnica, diventando un simbolo di attenzione e rigore in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. L’operazione evidenzia come legalità e trasparenza siano prerequisiti imprescindibili per ogni grande opera pubblica, soprattutto quando il mondo intero guarda al Paese.
Forze dell’ordine al cantiere della SS36 a Colico: vigilanza rafforzata in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026
L’intervento, considerato strategico tra le opere infrastrutturali legate ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, rientra nelle misure di controllo mirate a prevenire possibili infiltrazioni della criminalità organizzata. L’iniziativa è stata disposta dal prefetto di Lecco, Paolo Ponta, nell’ambito delle attività di vigilanza volte a tutelare la legalità e la trasparenza nei lavori pubblici.
L’accesso ispettivo è stato eseguito in coordinamento con la Struttura di Prevenzione Antimafia del Ministero dell’Interno, diretta dal Prefetto Paolo Canaparo, che assicura il coordinamento nazionale dei controlli sulle opere Milano-Cortina, esercitando funzioni di impulso e raccordo a livello centrale, in stretta collaborazione con le Prefetture territorialmente competenti e con i Gruppi Interforze Antimafia (GIA).
Le operazioni sono state condotte dal Gruppo Interforze Antimafia della provincia di Lecco, formato da rappresentanti della Direzione Investigativa Antimafia, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche.
Nel corso dei controlli, sono stati analizzati diversi aspetti del cantiere: la regolarità delle imprese e la titolarità dei contratti, la tracciabilità dei flussi finanziari, le modalità di impiego della manodopera e il rispetto della normativa sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Sono stati verificati tredici lavoratori, dodici mezzi operativi e una società.
Gli esiti dell’accesso saranno trasmessi alla Prefettura di Lecco e alla Struttura di Prevenzione Antimafia per gli approfondimenti e le valutazioni di competenza.
“L’appuntamento olimpico si avvicina e con esso cresce la responsabilità di garantire che le opere pubbliche riflettano i valori di correttezza e trasparenza che devono accompagnare un evento di tale portata. La vigilanza sui cantieri è, in questo senso, una garanzia di credibilità per le istituzioni e per il Paese,” ha commentato il prefetto Ponta.