Formigoni: confermato il sequestro di 5 milioni di euro
La sentenza del giudice Tenore certifica il "gravissimo sistema illecito di storno di denari pubblici a fini privati".
La richiesta avanzata a fine giugno dai pm è stata accolta. La Corte dei Conti ha infatti confermato il sequestro di 5 milioni di euro a carico dell’ex Governatore della Regione Roberto Formigoni per la vicenda Maugeri.
Via 5 milioni di euro a Formigoni
La decisione nei confronti del lecchese, ex numero uno del Pirellone, è arrivata oggi. Ad "alleggerire" il patrimonio del Celeste è stata la sentenza del giudice Vito Tenore. Un sentenza che certifica il "gravissimo sistema illecito di storno di denari pubblici a fini privati" che ha trovato "ampi riscontri, oltre ogni ragionevole dubbio". La vicenda, come detto riguarda un presunto giro di corruzione. Formigoni infatti avrebbe ricevuto oltre 400mila euro, tra contanti, orologi, spese per viaggi tra il Sudafrica e la Croazia e il noleggio di jet e barche da Guarischi, per conto di un imprenditore, in cambio dello sblocco di stanziamenti.
Gli altri coinvolti
La scure della Corte dei Conti non è caduta solo si Formigoni. Sono infatti stati sequestrati 4 milioni a Umberto Maugeri, ex presidente della Fondazione, altrettanti all'ex direttore finanziario Costantino Passerino e 10 milioni a testa a Pierangelo Daccò e all'ex assessore regionale Antonio Simone.
Il filone penale
Accanto a quello della giustizia tributaria c'è anche il filone penale. Nei confronti del “Celeste” a maggio è stata chiesta una pena di 7 anni e 6 mesi di carcere nell'ambito del processo di appello sempre legato al caso Maugeri. In primo grado l’ex numero uno del Pirellone era stato condannato a sei anni. Secondo il pg, l’ex presidente della Regione Lombardia merita “il massimo della pena” perché i fatti che lo riguardano sono “gravissimi” e per essi non è possibile richiedere attenuanti.