Le manette sono scattate questa mattina

Finta rapina per mascherare il tentato omicidio della compagna: arrestato nel Comasco

La donna è in stato semi vegetativo

Finta rapina per mascherare il tentato omicidio della compagna: arrestato nel Comasco
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Finta rapina per mascherare il tentato omicidio della compagna: arrestato nel Comasco. Come riportano i colleghi di primacomo.it le manette sono scattate questa mattina intorno ai polsi di un  41enne di origini casertane che avrebbe finto una rapina a Napoli per mascherare il tentato omicidio della compagna 75enne che ora versa in stato semi-vegetativo. L'uomo è stato rintracciato in provincia di Como.

Finta rapina per mascherare il tentato omicidio della compagna: arrestato nel Comasco

Il provvedimento del Gip di Napoli è stato emesso all’esito di indagini che, sviluppate congiuntamente dalle Squadre Mobili di Caserta e di Varese, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’aggressore accusato di tentato omicidio. I fatti sarebbero avvenuti nel territorio napoletano nel luglio 2017. Vittima la sua compagna di allora, una donna di 75 anni che subì delle lesioni tanto gravi da portarla in stato semi-vegetativo.

I fatti

In particolare, nel mese di agosto di quell’anno, la donna era stata ricoverata in un ospedale umbro poiché, mentre era in viaggio verso Varese di ritorno da un soggiorno in Campania con il suo compagno, era stata colta da convulsioni. Per come raccontato ai medici dal compagno convivente la donna, che presentava anche una serie di ecchimosi al volto, alcuni giorni prima era rimasta vittima di una aggressione a scopo di rapina nella città di Napoli.

Nonostante le immediate cure mediche prestate alla malcapitata, l'anziana aveva riportato lesioni interne estremamente gravi, che ne hanno determinato la caduta in uno stato semi-vegetativo in cui versa tutt'ora e a causa delle quali non ha più potuto parlare né dunque descrivere quanto le era capitato.

Le indagini

Partirono ovviamente le indagini. Le informazioni raccolte da familiari e conoscenti della donna nonché gli esiti di numerose attività tecniche, hanno però portato a sconfessare la versione del compagno. E anzi a concludere che, in realtà, la donna era rimasta vittima di una pesante aggressione proprio da parte sua, esplosa probabilmente all’esito di una lite. Dalle numerose fonti raccolte, infatti, è emerso il ritratto di un uomo che tendeva a stingere rapporti con donne molto più grandi di lui e particolarmente facoltose, verso le quali, tuttavia, manifestava forte gelosia, talvolta violenta. Inoltre, è risultato che la malcapitata che l’uomo teneva in uno stato di continua soggezione era sovente oggetto di richieste di denaro da parte dell’uomo.

Rintracciato presso il suo attuale domicilio nel comasco, I.A. è stato tratto in arresto e associato presso la casa circondariale competente, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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