Doccia fredda

Fallimento Gestisport: chiuse improvvisamente da oggi le piscine di Oggiono e Merate

La chiusura di oggi è stata assolutamente inaspettata perchè il giudice aveva concesso di proseguire l’attività per tre mesi

Fallimento Gestisport: chiuse improvvisamente da oggi le piscine di Oggiono e Merate
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Doccia fredda, anzi gelata per tutti gli utenti delle piscine di Oggioni e Merate che da oggi, venerdì 7 gennaio 2022, sono chiuse. Con una comunicazione stringata apparsa sui siti web la direzione delle due strutture sportive ha comunicato ufficialmente la cessazione delle attività. Un provvedimento, scattato intorno alla pausa pranzo, che è stato disposto dal Tribunale di Milano a seguito del fallimento della società Gestisport.

Fallimento Gestisport: chiuse improvvisamente da oggi le piscine di Oggiono e Merate

Sebbene il fallimento fosse cosa ormai nota la chiusura è stata invece assolutamente inaspettata anche perchè il giudice aveva concesso di proseguire l’attività per tre mesi. Invece oggi oggi i cancelli sono stati chiusi nell'ora di pranzo per non riaprire più. Un disagio senza dubbio non da poco per tutti gli utenti che stavano frequentando i corsi e che pensavano di continuare a seguire le lezioni già pagate sino a marzo.

La piscina di Merate

La situazione tra Oggiono e Merate non è identica. A Merate, infatti, il centro gestito da Gestisport è di proprietà comunale e l’Amministrazione ogni anno percepiva da Gestisport un canone di 240mila euro garantiti da una fidejussione. A Oggiono invece il centro sportivo è di proprietà privata, data in gestione alla società ora dichiarata fallita.

Il sindaco di Merate

"L’Amministrazione comunale era già alacremente al lavoro per individuare un nuovo soggetto gestore fin dalla comunicazione della sentenza di fallimento. Da oggi lo sarà ancora di più, auspicando di poter riaprire il centro nel più breve tempo possibile - commenta il sindaco di Merate Augusto Massimo Panzeri -  Purtroppo, la repentina decisione del Curatore fallimentare ha colto di sorpresa noi come anche i colleghi sindaci degli altri impianti coinvolti nel fallimento (ben 9) con alcuni dei quali mi sono confrontato in questi giorni condividendo le preoccupazioni per il destino di questi centri. Siamo perfettamente consapevoli del disappunto e dei disagi che ciò arrecherà alle migliaia di utenti ed ai lavoratori coinvolti cui garantiamo massimo impegno e determinazione nella risoluzione della problematica".

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