Esame del Dna sulle cacche dei cani che insozzano il paese
Csi in salsa nostrana, con analisi scientifiche in laboratorio fatte non per risalire all'identità dell'autore di un delitto, bensì a un quattro zampe che, a causa dell'inciviltà non certo sua, ma del suo proprietario, lascia per strada ricordini sgraditi.
Csi in salsa nostrana, con analisi scientifiche in laboratorio fatte non per risalire all'identità dell'autore di un delitto, bensì a un quattro zampe che, a causa dell'inciviltà non certo sua, ma del suo proprietario, lascia per strada ricordini sgraditi. Succede a Pescate dove è tutto pronto per l'esame del Dna sulle cacche dei cani che insozzano il paese. L'idea, per altro già messa in pratica in altre realtà, come ad esempio a Bolzano, è venuta al sindaco sceriffi Dante De Capitanti.
Esame del Dna sulle cacche dei cani che insozzano il paese
Un problema, quello delle deiezioni canine è un problema che da tempo affligge Pescate (e non solo). "In questo mese di gennaio la pista ciclopedonale a lago, quella a monte e anche alcune strade del paese sono state invase da ricordini di cani, e anche oggi ho già ricevuto un paio di segnalazioni a riguardo - sottolinea De Capitani - Abbiamo anche controllato alcune zone con le telecamere ma pur intravedendo le sagome non siamo riusciti per ora a risalire ai trasgressori perchè la maggior parte di questi incivili a cui andrebbe tolto il cane per incapacità di gestirlo, si muove di sera oppure prima del sorgere del sole. Alcune delle nostre sentinelle mi hanno fornito elementi molto utili per rintracciare questi personaggi, nomi, cognomi e razze di cani, ma finché non vengono individuati con certezza non possiamo elevare sanzioni.
Non si tratta solo di questioni di estetica o di decoro del paese, ma anche salute pubblica, sottolinea De Capitani. "Il problema è che queste deiezioni canine soprattutto nei parchi dove giocano i bambini, possono dare luogo anche ad aspetti di carattere igienico sanitario".
Quindi il sindaco ha deciso di passare all'azione coinvolgendo l'ente che proprio di salute pubblica si occupa. "Siccome ho gia sperimentato che mettere cartelli di divieto o produrre ordinanze nel caso non serve a nulla, oggi ho chiesto ad Ats Brianza l'anagrafe canina di tutti i cani pescatesi per porre in atto iniziative a riguardo. Dapprima azioni volte alla sensibilizzazione sulla problematica, con una comunicazione a tutti i proprietari chiedendo collaborazione. Ma se neanche questo dovesse servire, in convenzione con un veterinario del territorio si procederà con l'esame del Dna delle deiezioni canine al fine di stilare una mappatura dei cani i cui proprietari non raccolgono escrementi e incrociare i dati già in nostro possesso con quelli di ATS al fine di trovare e sanzionare i responsabili".
Multe salate in arrivo
Proprio per la violazione anche degli aspetti igienico sanitari, De Capitani ha inoltre chiesto al comandate della Polizia locale Chiara Fontana di applicare nel frangente la sanzione massima prevista e cioè 500 euro.