Era stata "costretta a lasciare la Toscana" Maria Cristina Janssen, la psicologa trovata morta nel lago
I ricordi e il dolore
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Non abitava più a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno Maria Cristina Janssen, la psicologa trovata morta nel lago ieri, lunedì 6 febbraio 2023 a Lecco, nello specchio d'acqua a lato del camping di Rivabella, all'interno di una Fiat Panda Bianca. La donna, professionista affermata, era tornata a trasferirsi a Milano, sua città di origine da qualche tempo, precisamente da novembre 2022.
Maria Cristina Janssen era tornata a vivere a Milano
Di più, in rete aveva scritto: "Maria Cristina Janssen, nata a Milano mi trasferisco a Campiglia Marittima nel 2006, che sono costretta lasciare a fine 2022".
I Carabinieri di Lecco, che stanno cercando di gettare una luce sul giallo della sua morte ( il procuratore capo Ezio Domenico Basso ha confermato che al momento non viene scartata alcuna ipotesi), stanno cercando di capire in che condizioni fosse la donna che sembra si stesse separando.
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Nessuno aveva segnalato alle forze dell'ordine il suo allontanamento da casa: non risultano infatti denunce di scomparsa. La donna era madre di due figli, Giulia e Federico Lars, e negli ultimi anni aveva scoperto la passione per la scrittura e aveva pubblicato due libri di narrativa.
I ricordi
Una morte la sua, che ha lasciato sconvolte e attonite le tante persone con le quali, negli anni, aveva condiviso impegni professionali e civici. Toccante il ricordo della Rete solidale e antirazzista Piombino
Buon viaggio Cristina.
La morte di Maria Cristina Janssen ci sgomenta profondamente.
E’ stata un’amica preziosa, una protagonista insostituibile nell’attività sociale e politica della Rete Solidale e antirazzista.
Intelligente, empatica, colta, capace di spendersi in prima persona nella solidarietà verso i migranti, le donne, gli ultimi.
Nell’accoglienza dei profughi afghani e ucraini ha coltivato rapporti umani che andavano oltre la gestione quotidiana delle attività, consapevole di avere di fronte persone con cui stringere rapporti di amicizia e scambio culturale alla pari.
Maria Cristina era anche una scrittrice appassionata sui temi del riscatto femminile
e della solidarietà di classe espressa dai movimenti operai nei momenti più difficili degli scioperi del secolo scorso, con l’accento sulle storie dei piccoli accolti, grazie ai “treni dei bambini” , in famiglie che li potessero sostentare durante le serrate degli stabilimenti e le lotte dei braccianti nelle campagne del sud.
Una persona piena di vita e di tante storie.. Ed è così che la vogliamo ricordare.