Emergenza Nutrie, Coldiretti rilancia l'appello per una gestione di sistema
"È necessario coinvolgere l'assessorato all’Ambiente, al Welfare e all’Agricoltura di Regione Lombardia"
Il problema delle nutrie si fa sempre più invasivo. Coldiretti Como Lecco ribadisce l'esigenza di una gestione coordinata coordinata del problema che coinvolga anche la Regione Lombardia.
Coinvolgere l'assessorato all’Ambiente, al Welfare e all’Agricoltura
Una gestione coordinata e di sistema, che coinvolga l’assessorato all’Ambiente in collaborazione con quelli del Welfare e dell’Agricoltura. Coldiretti Como Lecco rilancia la richiesta di Coldiretti Lombardia in vista dell’approvazione del nuovo piano regionale di contenimento delle nutrie, che sono sempre più diffuse sul territorio regionale e che sono comparse da tempo anche nell’Alta Brianza lecchese. “Nel nostro caso, prevenire è meglio che curare” commenta Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco. “Il problema, prima assente sul territorio, sta iniziando a investire areali sempre più consistenti, ed è quindi opportuno correre ai ripari. Anche perché la questione rischia, nel giro di pochissimo tempo, di assumere proporzioni preoccupanti anche da noi. Bene, quindi, la proposta del vicepresidente della Regione Lombardia e assessore a welfare Letizia Moratti di istituire un tavolo tra i tre assessorati e i rappresentanti degli agricoltori”.
I danni provocati dalle nutrie
Come rimarca la Coldiretti lariana, i danni provocati dalle nutrie sono molteplici. Oltre a distruggere le coltivazioni, scavano le loro tane lungo l’argine dei fossi creando dei veri e propri tunnel che minano la tenuta del terreno, con il rischio di incidenti per chi è al lavoro nelle campagne vicine. Si nutrono di una grande varietà di vegetazione, hanno un impatto negativo anche su altre specie animali e possono costituire un veicolo di trasmissione di malattie come la leptospirosi. La loro proliferazione incontrollata, inoltre, spinge sempre più questi roditori anche nei pressi dei centri abitati. Si aggiungano poi i pericoli sulle strade: le nutrie invadono le carreggiate, provocando incidenti e mettendo in pericolo la sicurezza delle persone. Non è un caso quindi – sottolinea Coldiretti Como Lecco – che la nutria sia inserita tra le 100 specie aliene più dannose del mondo.
"Un problema che riguarda la salute pubblica
Non si tratta solo di una questione agricola” continua Trezzi. “Come ha giustamente rimarcato il presidente di Coldiretti Lombardia Paolo Voltini, siamo di fronte a un problema che riguarda anche la salute pubblica, la tutela ambientale e la tenuta idraulica. Per questo serve un’azione comune e condivisa, che tenga conto di tutti questi aspetti. Finora Regione Lombardia, attraverso la DG Salute, ha fatto sforzi importanti per arginare il problema e garantire in parte il contenimento di questi maxi topi. Adesso, con il rinnovo del piano di contenimento, è sempre più pressante l’esigenza di coordinare a livello centrale i singoli territori provinciali che allo stato attuale si stanno muovendo in autonomia.
"Serve un piano di intervento a livello nazionale"
Nelle nostre province, gli agricoltori sono impegnati in un continuo miglioramento del loro lavoro, per un’agricoltura sempre più sostenibile e attenta al benessere animale” conclude Trezzi. “Tutto questo però è inutile se non riusciamo a proteggere la loro salute e le loro attività dalle incursioni fuori controllo dei selvatici, che sono un vero flagello, a partire dai cinghiali. Un proliferare delle nutrie sul territorio lariano sarebbe deleterio: serve quindi un piano di intervento incisivo, con nuove risorse da mettere in campo anche a livello nazionale, per tutelare la nostra agricoltura e il nostro agroalimentare, una filiera centrale per il Paese come ha dimostrato anche l’emergenza coronavirus.