Droga fuori da scuola, tre ventenni in manette
Chiuse le indagini avviate a gennaio. Il terzetto spacciava marjuana, hashish e cocaina

L'accusa è di aver gestito un spaccio di droga in prossimità di scuole ma anche in altri luoghi frequentati da giovanissimi, anche minorenni. Tre le persone arrestate dai Carabinieri di Lecco a conclusione di indagini avviate quasi un anno fa.
Droga in prossimità degli istituti scolastici
Tre le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse nei confronti di altrettanti ventenni. Si tratta di Daniele Russo, 21 anni, impiegato. DI Mert Altintas, 22 anni, impiegato. Di Roberto Colosimo, 22 anni, disoccupato. Tutti risultano residenti nel capoluogo. Gli investigatori li hanno tenuti sotto osservazione per mesi. Le indagini avevano avuto inizio lo scorso gennaio, a seguito di segnalazioni pervenute da privati cittadini riguardo ad una presunta attività di spaccio nei pressi soprattutto delle scuole. E' in queste "aree d interesse" che i carabinieri hanno concentrato la loro azione investigativa.
La base logistica in un box
La perquisizione a casa di Daniele Russo, soggetto già noto agli uffici, ha portato al sequestro di un modico quantitativo di marijuana, di un bilancino di precisione, nonché di materiale per confezionare le dosi di stupefacente. Successivamente, lo scorso aprile, a disposizione del 21enne ma anche del coetaneo Altintas, i carabinieri hanno individuato un box, utilizzato come base logistica. Dentro c'erano 350 grammi di marjiuana, 20 grammi di hashish, bilancini di precisione e un grinder.
Il terzo pusher
Al terzo complice, Colosimo, gli uomini dell'Arma sono arrivati in un secondo tempo, circoscrivendo le loro indagini. Il giovane lecchese è risultato essere dedito, insieme agli altri due, ad una consistete attività di spaccio di sostanze, tra le quali cocaina. Il terzetto dovrà ora rispondere dell'accusa di aver partecipato ad un sodalizio dedito a spacciare droga con metodica e consolidata abitualità. Giovani, anzi ragazzini, i loro clienti. nel corso delle indagini i carabinieri ne hanno identificato una trentina.