Droga e violenza in stazione, Arrigoni "Situazione non più accettabile"

"Occorrono al più presto interventi per la sicurezza come il presidio costante delle Forze dell’Ordine e l’espulsione immediata dal nostro territorio dei clandestini e degli stranieri che si macchiano di gravi reati".

Droga e violenza in stazione, Arrigoni "Situazione non più accettabile"
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Ieri Fratelli d'Italia lecco ha invocato, o per meglio dire ha rilanciato, l'appello per la presenza dell'esercito nei punti più pericolosi del Lecchese. Oggi anche il Senatore leghista Paolo Arrigoni inteviebe dopo i recenti terribili episodi di droga e violenza in stazione a Lecco e a Calolziocorte.

Stop a droga e violenza in stazione

"Il grave episodio che circa una settimana fa ha visto come vittima di un brutale pestaggio una ragazzina di 18 anni su un treno serale della tratta Lecco-Milano segna il culmine di un crescendo di violenza e insicurezza che non è più tollerabile" sottolinea l'ez dindaco di Calolziocorte. "In questo caso l’ottimo lavoro dei Carabinieri ha permesso in poche ore di rintracciare l’aggressore, un giovane marocchino residente a Erve che per pochi euro non ha esitato a picchiare selvaggiamente e a segnare, probabilmente per tutta la vita, la sfortunata ragazza".

Lunga lista di episodi

"Casi simili si registrano ormai regolarmente" prosegue Arrigoni. "A fine gennaio erano stati denunciati dei ragazzini che minacciavano i pendolari con delle armi ad aria compressa, il 25 gennaio un ragazzo tunisino era stato aggredito e derubato da due marocchini, pochi giorni più tardi sono stati un libanese e un marocchino a rapinare un altro passeggero, l’8 febbraio una donna è stata invece scippata della borsa nel sottopasso della stazione di Calolziocorte da due cittadini albanesi. Per arrivare alla cronaca recente, un paio di giorni fa, nella stazione di Lecco è andata in scena una rissa tra gruppi di stranieri di diverse etnie, mentre il 21 marzo venti ragazzini tra i 15 e i 17 anni hanno assediato il bar della stazione di Calolziocorte trafugando la merce in vendita e nulla hanno potuto i proprietari. Questi sono soltanto gli episodi più eclatanti, ma quanti sono quelli che non hanno spazio sulla stampa o, peggio, non vengono nemmeno più denunciati alle Forze dell’Ordine? Secondo i giornali stiamo parlando di decine, forse una cinquantina, quasi tutti ad opera di stranieri" regolari e non.

I numeri dei clandestini nel Lecchese

"Avevo già avuto modo di parlarne. Solo nel 2017 nel nostro Paese il totale dei clandestini rintracciati ma non rimpatriati, e che presumibilmente si trovano ancora in Italia, era di quasi 22mila persone: 3mila in più rispetto all’anno precedente. Nella provincia di Lecco i numeri sono decisamente preoccupanti: su 78 irregolari rintracciati ne sono stati rimpatriati soltanto 10! L’87% di queste persone sparisce dai radar. Dopo i controlli e l’ordine di espulsione da parte del Questore, non abbiamo idea di che fine facciano ed è ragionevole pensare che per vivere debbano delinquere".

Le stazioni e i  treni non devono essere loghi pericolosi

"Questi sono gli esiti di una politica migratoria buonista e sconclusionata messa in atto dal Partito Democratico e dei continui tagli alla sicurezza. I governi Renzi – Gentiloni, che non hanno dato risposte ai giovani e alle imprese senza futuro, che non hanno saputo rispondere adeguatamente a disoccupazione e crisi economica, hanno contribuito, invece, a richiamare nel nostro Paese una massa di disperati pronti a tutto, senza che questi abbiano il diritto di rimanerci. Non è più accettabile che servizi essenziali per i cittadini come quello del trasporto ferroviario o che luoghi come le stazioni siano diventati zone di spaccio, rapine e violenza e che, giustamente, siano percepiti come estremamente pericolosi".

Arrigoni invoca l'espulsione immediata

"Occorrono al più presto interventi per la sicurezza come il presidio costante delle Forze dell’Ordine e l’espulsione immediata dal nostro territorio dei clandestini e degli stranieri che si macchiano di gravi reati; interventi che richiedono investimenti ma che gli italiani ci hanno chiamato, con il voto del 4 marzo, a mettere in pratica. Anche per questo i cittadini chiedono alle forze politiche la responsabilità di formare un governo; responsabilità che la Lega ha più volte dimostrato con le sue proposte e le sue azioni in questa fase".

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