Coronavirus

Dramma in Brianza: neomamma col Covid intubata, ora lotta per conoscere il suo bimbo

La donna si trova in Terapia intensiva al San Gerardo. Il suo bambino sta bene

Dramma in Brianza: neomamma col Covid intubata, ora lotta per conoscere il suo bimbo
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Dramma in Brianza: neomamma col Covid intubata, non era vaccinata. Come riportano i colleghi di primamonza.it c'è una mamma non vaccinata che sta combattendo con il Covid per poter conoscere il suo bambino. Si trova intubata ed è lei il caso in Terapia intensiva all'ospedale San Gerardo.

Dramma in Brianza: neomamma col Covid intubata, ora lotta per conoscere il suo bimbo

A dicembre 2020 il miracolo all'ospedale di Monza lo avevano già compiuto e ora la speranza è che succeda ancora.  C’è una donna con una gravissima polmonite da Covid che sta lottando per la sua vita, ma soprattutto per poter stringere tra le braccia il suo bambino, come prima di lei era capitato a Sadaf Arif, monzese trentenne originaria del Pakistan che si era ammalata per il coronavirus a novembre 2020.
Scene che tutti avrebbero sperato di non vedere più e che invece purtroppo ancora si vedranno fino a quando tutti non saranno vaccinati.

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La donna non era vaccinata

Non lo era, purtroppo, nemmeno la donna originaria del Senegal che lunedì sera della scorsa settimana è stata intubata d’urgenza perché le sue condizioni si sono aggravate.
La donna, alla 35esime settimana di gravidanza, è stata sottoposta a un parto cesareo d’urgenza al San Gerardo. Il suo bambino è nato, è negativo al Covid e sta bene e si trova come da prassi in Terapia intensiva Neonatale dello stesso ospedale in attesa di poter finalmente conoscere la sua mamma. La speranza a cui si aggrappa la famiglia e il personale della Fondazione Mbbm e del San Gerardo che sta seguendo il caso con la solita professionalità e sensibilità è che presto il ricongiungimento possa venire.

Le donne Blames più a rischio

In comune le due donne (oltre alla forma severa di Covid 19) hanno l’appartenenza alla categoria cosiddetta Blames (che raggruppa donne nere, asiatiche o delle minoranze e che sono più a rischio di complicanze severe di Covid). Esistono già in tal senso studi inglesi e americani secondo i quali queste donne hanno un livello di vitamina D più bassa e la carenza di vitamina D è stato riscontrato come un fattore aggravante del Covid. In generale, comunque, tra prima e seconda ondata, solo nel 2020 al San Gerardo, delle 144 donne positive, solo 40 sono state quelle del primo periodo e 10 quelle dell’estate, mentre 90 partorienti positive si sono registrate in appena due mesi da inizio ottobre a fine novembre. La maggior parte ha mostrato pochi sintomi, solo il 10% aveva la polmonite e una è finita in Terapia intensiva.

I ricoverati

Se la donna senegalese in stato di gravidanza è l’unica in questo momento in Terapia intensiva al San Gerardo, c’è un leggero rialzo dei ricoveri che sta interessando, come nel resto d’Italia, prevalentemente i non vaccinati.
Negli ultimi dieci giorni nell’ospedale monzese sono stati ricoverati altri dieci positivi al Covid e 7 non erano vaccinati, due lo erano con l’unica dose di Johnson & Johnson e uno aveva ricevuto una sola dose di Pfizer.
Di questi casi la variante Delta è predominante (6 su 10) e riesce a «bucare» anche il doppio vaccino (anche se nella maggioranza dei casi rende il contagio asintomatico e non tale da rendere necessario il ricovero ed è per questo che è importante vaccinarsi).
Al momento non c’è invece nessun ricoverato Covid nell’Asst Vimercate (non solo a Vimercate quindi, ma neanche a Desio e Carate).

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