Domenica delle Palme: processione attraverso le piazze per la pace in Ucraina
La processione attraverso la città ha aperto la Settimana Santa. Monsignor Milani: "Sentiamo l’urgenza di invocare e accogliere Gesù come re della Pace in questi giorni segnati dalla tragedia della guerra"
Domenica 10 aprile 2022, Domenica delle Palme: a Lecco si prega anche per la pace in Ucraina. Ha avuto luogo questa mattina nelle piazze del centro cittadino e nella basilica di San Nicolò la celebrazione della domenica che precede quella di Pasqua, dedicata alla benedizione dei ramoscelli di ulivo, a ricordo delle palme con cui a Gerusalemme si accolse Gesù re della Pace.
Domenica delle Palme: corteo da piazza Garibaldi in Basilica
"In questa occasione, con la tragedia della guerra in Ucraina ancora in corso, si prega anche per la pace nell’est dell’Europa". Aveva preannunciato monsignor Davide Milani, prevosto di Lecco invitando i lecchesi alla tradizionale processione attraverso la città.
«Con la domenica delle Palme iniziamo insieme alla chiesa universale le celebrazioni e i riti della Settimana Santa - spiega il prevosto di Lecco don Davide Milani - Quest’anno, in particolare, la benedizione degli ulivi e la processione evidenziano un tratto quanto mai attuale e necessario del mistero che celebriamo. Nella domenica delle palme contempliamo Gesù che entra in Gerusalemme, cavalcando un asino, accolto dal giubilo festante di chi lo accoglie come "re della Pace" agitando i rami in segno di gioia. Sentiamo l’urgenza di invocare e accogliere Gesù come re della pace in questi giorni segnati dalla tragedia della guerra in Ucraina e nei troppi conflitti dimenticati che insanguinano il mondo». «I cristiani - continua monsignor Milani - credono in Cristo venuto nel mondo a portare la pace autentica e per questo lo invocano pregando, camminando in processione dietro la sua croce segno della sua vittoria sulla morte, l’odio e il peccato, agitando i rami d’ulivo, segno della speranza che si compie e dell’impegno personale ad accogliere e testimoniare questa pace. In ogni parrocchia di Lecco si compie questo gesto domenica 10 aprile».
La Messa nella Basilica di San Nicolò
Punto di ritrovo piazza Garibaldi alle ore 9.30 per la preghiera di benedizione degli ulivi e per la pace in Ucraina. Mezz'ora dopo il corteo guidato da don Davide, dopo aver attraversato le piazze XX Settembre e Cermenati, è arrivato in Basilica per la Messa.
L'omelia di monsignor Milani
Il prevosto don Milani ha parlato dal pulpito. La sua omelia è stata un invito ad accogliere nel cuore la vera pace portata da Cristo duemila anni fa come oggi.
"Quando duemila anni fa accadde quello che noi abbiamo rivissuto questa mattina, al momento anche i suoi discepoli non compresero. Ma si stava realizzando la profezia annunziata dai profeti. Essi aderirono ad accogliere e seguire Gesù, ma senza comprendere. È quello che succede anche a noi, vorremmo comprendere quando cantiamo, ma vorremmo capire perché soffriamo, perché muoiono tanti bambini innocenti. Vorremmo capire il bene dove è, ma facciamo fatica. Quando mettiamo il nostro ego al centro di tutto e quando è giusto solo il nostro modo di ragionare. Ma la realtà ed il piano di Dio non è così. Il Vangelo, oggi, ci dice tutt'altro. È Dio che si rivela, donandoci suo figlio, Gesù Cristo. Dio non ha abbandonato la storia. Non è vero che quei potenti di allora, come i potenti di oggi, avrebbero avuto in mano il mondo. Gesù entrò in Gerusalemme, accolto come portatore di Speranza. Ma poi lo lasceranno solo e si rivolteranno contro di lui. Dobbiamo accogliere questi segni di Speranza, come fa il contadino quando mette il seme nel terreno, affinché poi dia il frutto. Così facendo, diamo futuro alla vita. Oggi, con questo rito che ci introduce alla Settimana Santa, abbiamo dichiarato che la Pace verrà. Forse ci sembrerebbe più logico salire su un carro blindato o mandare delle armi? Le prime parole di Gesù risorto furono ''Sia Pace a Voi". Ma non è solo la Pace per l'Ucraina, ma la Pace nei nostri cuori. Dobbiamo essere semi di Speranza per testimoniare Gesù, ed avremo la vera Pace. Sta a noi accoglierla!".
Mario Stojanovic