Torre de’ Busi

L'addio ad Alfio Arena, precipitato per 50 metri in una scarpata

Il 66enne, uscito la mattina per pulire i dintorni dell'abitazione, è stato trovato dalla moglie in fondo al dirupo

L'addio ad Alfio Arena, precipitato per 50 metri in una scarpata
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Verranno celebrati domani, venerdì 26 gennaio 2024 alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Marco a Torre de' Busi, i funerali di Alfio Arena, il 66enne residente in paese morto ieri dopo essere precipitato per 50 metri in una scarpata.

Domani l'addio ad Alfio Arena, precipitato per 50 metri in una scarpata

Una tragedia che ha sconvolto la piccola e unita comunità di Torre dove Arena era conosciuto e stimato.  Tutto è successo nel pomeriggio di ieri. A scoprire il corpo del 66enne  è stata la moglie Morena, dopo che l'uomo, uscito dalla loro abitazione  intorno alle 10, non era più tornato a casa e si era quindi insospettita. La donna, infatti, quando era quasi ora di pranzo l'aveva chiamato, anche per chiedergli di portare a spasso i loro tre cani. Il marito, però, le aveva detto che ci avrebbe messo ancora una decina di minuti, poi sarebbe arrivato.

Tuttavia, quando poco dopo uscita fuori non l'ha visto, si è resa conto che ci stava impiegando troppo. L'aveva prima cercato al telefono, ma senza ottenere risposta, così aveva iniziato a cercarlo. Lo ha trovato intorno alle 13.30 in fondo al dirupo, vicino a via Casello (dove abitava) al confine con Valcava, ma ormai non c'era più nulla da fare, perché era deceduto in seguito alle ferite riportate.

Il bosco, la montagna e le moto

Alfio Arena era di origini milanesi ed era andato in pensione sei anni fa. Fino al 2018 aveva lavorato nel capoluogo lombardo da dipendente dell'Atm, come autista di autobus, ma da vent'anni viveva  a Torre de' Busi in una strada privata a fondo chiuso in un'area boschiva. Aveva scelto di trasferirsi lì per stare più vicino, con la sua famiglia, ai parenti della moglie, che si trovano invece a Olginate.

Tra le sue passioni, anche quella della montagna, ma amava anche i viaggi in moto e gli piaceva aiutare, con degli amici, a pulire il bosco e le mulattiere, ma anche il campo da calcio dove giocavano i bambini. Oltre alla moglie Morena lascia i figli Danilo e Fabiana, la mamma Grazia, un fratello e una sorella.

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