Covid-19

Doccia fredda: a pochi giorni dal via sono state stoppate le vaccinazioni al Palazzetto di Calolzio

Problematiche anche al polo di Olgiate Molgora

Doccia fredda: a pochi giorni dal via sono state stoppate le vaccinazioni al Palazzetto di Calolzio
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Doccia fredda per gli anziani della zona del Calolziese e dell'Olginatese. A pochi giorni dal via, che era previsto per la giornata di venerdì 26 marzo 2021, sono state stoppate le vaccinazioni al Palazzetto dello Sport di Calolzio.

Doccia fredda: a pochi gironi dal via sono state stoppate le vaccinazioni al Palazzetto di Calolzio

La struttura, situata in località Lavello, era stata individuata come sito per le vaccinazioni antiCovid19 per gli over 80 residenti a Calolziocorte, Carenno, Erve, Garlate, Monte Marenzo, Olginate, Valgreghentino e Vercurago. L'hub, che sarebbe dovuto essere attivo da lunedì al sabato, sia al mattino che al pomeriggio, al momento rimarrà fermo. Niente inoculazioni venerdì e al momento non c'è nemmeno una  data certa. A pesare sullo stop arrivato nella giornata di oggi, non motivazioni organizzativa, bensì di approvvigionamento.

L'amarezza degli amministratori

"Era tutto pronto, ci eravamo organizzati, avevamo fatto rete e non avevamo sgomitato per avere un polo per ogni  paese. Avevamo atteso e avevamo fatto tutto come andava fatto e ora che l'obiettivo era stato raggiunto è arrivato questo stop improvviso". C'è molta amarezza nelle parole del sindaco di Olginate Marco Passoni. "Durante la giornata di domani cercheremo di fare il punto della situazione, ma al momento non abbiamo notizie certe in merito alle tempistiche. La speranza è di partire quanto prima. Certo, se i vaccini non ci sono c'è poco da fare... ma il dispiacere ora è grande".

Certo, quello del Caloziese/Olginatese non è il solo polo in "crisi". "So che anche a Olgiate Molgora anziani che erano stati convocati sono stati ricontattati per annullare e dirottare l'appuntamento".

Carenza di dosi

Uno stand by, come detto, e come filtra anche da Ats,  che è imputabile alla carenza di dosi a disposizione sul territorio.

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