Disordini davanti al Comune: indagini in corso per identificare i responsabili
Oggi si è tenuta una riunione operativa presieduta dal Signor Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecco dott. Ezio Domenico Basso per delineare le fasi investigative da intraprendere, al fine di identificare compiutamente gli autori dei fatti di reato commessi.

Una riunione operativa, presieduta dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecco, dott. Ezio Domenico Basso, per avviare le indagini volte all’identificazione dei responsabili (o irresponsabili....) dei reati commessi. E' quella che si è svolta nella mattinata di oggi a Lecco dopo le ormai note vicende di ieri, lunedì 28 aprile 2025, davanti al palazzo comunale dove un gruppo di contestatori, per lo più anarchici e antagonisti ha tentato di entrare in Comune ingaggiando uno scontro con le forze dell'ordine.
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Quanto accaduto ieri è stato ricostruito passo passo dalla questura cittadina (che ha concesso le autorizzazioni per la manifestazione in memoria delle Rsi e che ha dispiegato uomini e mezzi a presidio della città). "Nel tardo pomeriggio di ieri, 28 aprile, a Lecco si sono svolte due manifestazioni contrapposte che hanno richiesto un imponente dispositivo di sicurezza. Da una parte, la tradizionale commemorazione dei defunti della Repubblica Sociale Italiana (RSI) presso la lapide sul muro di cinta dello Stadio Rigamonti-Ceppi; dall’altra, una contromanifestazione promossa dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) in Largo Montenero, al il monumento ai Caduti della Resistenza - spiegano dagli uffici di Corso Promessi Sposi - Nel corso delle iniziative, un gruppo di circa 200 persone – riconducibili alla locale area anarchica, antagonista e della sinistra radicale – si è radunato senza preavviso nei pressi dell’ex Officina Badoni in corso Matteotti con l’intenzione di contestare la commemorazione RSI. I manifestanti hanno tentato in almeno tre occasioni di dirigersi verso lo stadio, venendo respinti dagli sbarramenti predisposti dalle forze dell’ordine".
Successivamente, i contestatori si sono divisi in piccoli gruppi, dirigendosi verso il centro cittadino e ricompattandosi in Largo Caleotto, dove hanno occupato la rotonda bloccando temporaneamente il traffico. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha permesso di ripristinare rapidamente la viabilità.
La tensione è salita ulteriormente quando una cinquantina di manifestanti si è introdotta nel cortile del Municipio in piazza Diaz, mentre all’interno era in corso una seduta del Consiglio Comunale. Anche in questa circostanza, grazie al pronto intervento della Polizia di Stato, è stato impedito l’ingresso nel palazzo comunale. Gli agenti sono stati bersagliati con pietre e oggetti di arredo urbano, ma hanno contenuto la situazione senza contatti fisici tra le opposte fazioni.
"Dopo l’ultimo tentativo fallito, i manifestanti si sono dispersi lungo le vie limitrofe. Il piano di sicurezza coordinato dalla Questura di Lecco – con il supporto del Reparto Mobile di Milano e Torino, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale – ha efficacemente scongiurato ogni rischio di scontri diretti - chiosano dalla Questura - Le manifestazioni regolarmente autorizzate si sono concluse senza disordini. Per i fatti accaduti nel pomeriggio, la Digos ha trasmesso una dettagliata relazione all’Autorità Giudiziaria".