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De Capitani: “Spacciatori scomparsi da due giorni. Merito di cittadini, forze dell’ordine e... del mio pitbull Rox”

Il primo cittadino ringrazia i residenti per le segnalazioni, la Polizia Locale e i carabinieri di Olginate. Decisivo anche il contributo del cane Rox durante i pattugliamenti serali.

De Capitani: “Spacciatori scomparsi da due giorni. Merito di cittadini, forze dell’ordine e... del mio pitbull Rox”
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“I cittadini mi mandano messaggi di ringraziamento perché da due giorni non vedono più gli spacciatori in giro, ma sono io a ringraziare loro per le segnalazioni puntuali che mi inviano e che giro immediatamente al maresciallo Leonardo Casella della stazione dei carabinieri di Olginate”. Inizia così la dichiarazione del sindaco di Pescate, Dante De Capitani, che in questi giorni rivendica il successo di un’attività di controllo coordinata e capillare che avrebbe allontanato dalla zona soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti.

De Capitani: “Spacciatori scomparsi da due giorni. Merito di cittadini, forze dell’ordine e... del mio pitbull Rox”

“Sono due giorni – spiega il primo cittadino – che il nostro sistema di lettura targhe non rileva più passaggi di due auto sospette da cui scendevano individui con dei pacchettini in mano, che poi si addentravano nei boschi dietro il cimitero, nei canneti di via Alzaia a lago, oppure si sedevano sulle panchine dei parchi a lago in attesa dei clienti”.

Grazie al lavoro della comandante della Polizia Locale Chiara Fontana, che incrocia i dati delle telecamere con i percorsi sospetti, “è stato possibile ricostruire con precisione le dinamiche dello spaccio”, spiega il sindaco, sottolineando l’efficacia della rete di videosorveglianza: “Pescate è il paese più controllato della provincia: 80 telecamere attive e altre 34 in arrivo. Ogni auto in entrata e in uscita viene registrata. Una di queste vetture, ad esempio, è passata ben 12 volte in un solo giorno, sempre negli stessi luoghi”.

De Capitani rivela anche un dettaglio inedito della sua attività serale: “Alla sera vado personalmente a controllare quei posti insieme al mio cane Rox, un pitbull americano in standard ADBA, la tipologia un tempo usata nei combattimenti. Con lui mi sento sicuro, è come se fossi armato: non mi lascia avvicinare da nessuno e, in caso di aggressione, per fermarlo dovrebbero sparargli”.

Il racconto del sindaco si conclude con un episodio emblematico: “Venerdì scorso io e Rox ci siamo imbattuti in una pattuglia dei carabinieri in borghese guidata proprio dal maresciallo Casella, che stava vigilando su uno dei parchi che gli avevo segnalato. Lo ringrazio pubblicamente: finora ha risolto tutti i casi che gli ho portato, anche senza mai dirmi come”.

E infine, un monito a chi pensa di tornare a spacciare a Pescate: “Ora probabilmente non ci sono più spacciatori in giro. Ma se dovessero tornare, sappiano che qui – tra telecamere, sentinelle civiche, cittadini attenti, Polizia Locale, sindaco e... Rox – e un comandante dei carabinieri con gli attributi, troveranno vita dura. Anzi, durissima”.

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