Esempi virtuosi

"Da noi si lavora nella massima sicurezza"

La Lamp Spa della famiglia Galbiati è inserita nell’elenco delle imprese essenziali

"Da noi si lavora nella massima sicurezza"
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 Produce film plastici per packaging medicali (camici, ferri…) e soprattutto per il settore tissue (fazzoletti monouso, asciugamani, carta igienica…) ed è quindi inserita nella filiera delle aziende essenziali che possono lavorare. La Lamp Spa di Verderio è una delle imprese del settore plastico più innovative del “Made in Brianza” con una storia di successo che dura da quarant’anni e che produce in un vasto complesso industriale che si sviluppa su ben 25.000 mq dove lavorano 42 persone. “Attualmente lavoriamo al 70% della nostra capacità produttiva con circa 30 dipendenti - esordisce Anna Galbiati, proprietaria della Lamp insieme alle figlie Alessia e Anita - Il courier bag per la logistica è fermo, come è fermo il confezionamento per i settori automotive, moda, profumi e tessile bianco (lavatrici, lavastoviglie, forni...). Invece abbiamo molte commesse per i settori medicali e soprattutto per quello tissue”.

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Tutti i dipendenti operano in condizioni di massima sicurezza?

“Certamente. Già a fine febbraio, alla luce di quanto stava avvenendo in Cina, grazie alla lungimiranza di mia figlia Alessia, ci siamo preoccupati di dotarci di mascherine, guanti, occhiali e materiale disinfettante, di sanificare con maggiore regolarità gli ambienti di lavoro e di istituire dei percorsi di sicurezza anche per l’ingresso delle merci, soprattutto per quelle provenienti dall’estero. Per i distanziamenti all’interno del sito produttivo non abbiamo particolari problemi avendo capannoni molto grandi. Ai primi di marzo abbiamo pure deciso di misurare la febbre ai collaboratori.  Ci ha fatto piacere poi che tutte queste precauzioni sono state rese obbligatorie da Governo e Regione. Da noi quindi si continua a lavorare rispettando tutti i protocolli e nella massima sicurezza”.

Come giudica i provvedimenti restrittivi adottati dal Governo e la proroga del lockdown al 3 maggio?

“La situazione sanitaria era ed è molto grave ed era giusto adottare provvedimenti restrittivi, però prolungare lo stop fino al 3 maggio mi è sembrato eccessivo. Personalmente sono per una ripresa graduale di tutte le attività produttive ”.

L’intervista integrale si può leggere sul Giornale di Lecco, in edicola da lunedì 20 aprile .  Da pc c’è anche la versione sfogliabile (CLICCA QUI)

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