Corruzione: chiesta la pena massima per Formigoni

Avrebbe ricevuto oltre 400mila euro, tra contanti, orologi, spese per viaggi tra il Sudafrica e la Croazia e il noleggio di jet e barche da Guarischi, per conto di un imprenditore, in cambio dello sblocco di stanziamenti.

Corruzione: chiesta la pena massima per Formigoni
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Avrebbe ricevuto oltre 400mila euro, tra contanti, orologi, spese per viaggi tra il Sudafrica e la Croazia e il noleggio di jet e barche da Guarischi, per conto di un imprenditore, in cambio dello sblocco di stanziamenti. Per questo oggi Il procuratore aggiunto Laura Pedio e il sostituto pg Vincenzo Calia hanno chiesto  la pena massima per il lecchese Roberto Formigoni.Ciò nell'ambito del processo di Appello del caso Maugeri e San Raffaele.

Chiesta la pena massima per Formigoni

Nei confronti del "Celeste" quindi è stata chiesta una pena di 7 anni e 6 mesi di carcere. In primo grado l'ex numero uno del Pirellone era stato condannato a sei anni. Secondo il pg, l'ex presidente della Regione Lombardia merita "il massimo della pena" perché i fatti che lo riguardano sono "gravissimi" e per essi non è possibile richiedere attenuanti.

Il comportamento processuale del lecchese

L'accusa sostiene infatti che Formigoni "si è sottratto costantemente a confronti e interrogatori nel corso delle indagini". Inoltre  "non ha reso esame dibattimentale e non ha voluto il confronto coi giudici. Per questo non merita nessuna attenuazione della pena e anzi deve essere aumentata".

L'inchiesta

Nel corso di un decennio, tra il 2001 e il 2011, sono stati versati "70 milioni dalla Fondazione Maugeri e circa 8-9 milioni dal San Raffaele" a fronte di versamenti derivanti da misure della Regione Lombardia come la legge non profit per "oltre 100 milioni".

A fare da intermediario, per l'accusa, ci pensava l'imprenditore Pierangelo Daccò, fedelissimo di Formigoni, che nel corso della scorsa udienza è uscito dal processo patteggiando una condanna a due anni e sette mesi di reclusione che, in continuazione con i 9 anni definitivi per il crac dell'ospedale fondato da don Verzé hanno portato ad una totale di 11 anni e 7 mesi.

Benefit milionari

Per l'accusa, Formigoni avrebbe ricevuto dalla fondazione di Pavia benefit per "6,6 milioni di euro per compiere atti contrari al suo ufficio. Per un pubblico ufficiale - ha sottolineato il procuratore aggiunto Pedio - è un fatto gravissimo".

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