A Calusco d'Adda

Coronavirus, la toccante riflessione di un soccorritore

Il volontario ha scritto queste parole dopo aver visto le immagini dei mezzi militari sfilare a Bergamo.

Coronavirus, la toccante riflessione di un soccorritore
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Coronavirus: ecco la toccante riflessione scritta da un volontario della Croce Bianca di Calusco giovedì 19 marzo.

Coronavirus, l'appello disperato di un volontario della Croce Bianca

Giovedì 19 marzo, dopo aver visto le desolanti immagini dei mezzi militari mentre trasportavano le salme dei morti di Covid-19 da Bergamo in altre città d'Italia per essere cremate, un volontario della Croce Bianca di Calusco d'Adda ha scritto una toccante riflessione.

Sento che questa foto, oltre a passare alla storia, segnerà la linea tra un "prima" ormai irrecuperabile e un "dopo" difficile e lontano da raggiungere. Volete sentirvi dire che andrà tutto bene? Non andrà tutto bene. Andrà, in un modo o nell'altro, ma ora bisogna abbandonare le parole e passare ai fatti, noi in prima linea, ma voi fate un passo indietro e state a casa. Bergamo, 18 marzo 2020. Ecco cosa hanno visto i cittadini fuori dalle loro finestre. Ieri era Bergamo, ma domani che città sarà? Quale sarà il paese che vedrà passare una sfilata di camionette dell'esercito, e non per una manifestazione gioiosa, no, ma per trasportare le bare perché in quel paese star dietro a tutte quelle bare sarà impossibile? E se fosse il tuo paese? Se in quella sfilata ci fossero i tuoi cari e quello fosse il tuo ultimo saluto? Beh non te lo auguro, come non lo auguro a nessuno! Fermiamo questa sfilata, fermiamoci e voi che potete restate a casa! E' bastato vedere così la mia città! Non serve vederne altre!

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