La situazione

Coronavirus, Fontana in diretta dal Consiglio regionale: “Numeri contagio destinati a salire” VIDEO

"Poche le persone gravi ma si sta allargando il numero di contagiati"

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Il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha dato aggiornamenti in Consiglio regionale sull’emergenza Coronavirus in Lombardia. “Qualcuno ci ha accusato di lentezza, ma non è stata colpa nostra. La giornata di domenica è stata caratterizzata da colloqui diretti col Governo in modo da costruire insieme un’ordinanza che potesse essere ritenuta valida. Penso siano misure utili per rallentare diffondersi infenzioni. La certezza che questa sia la strada giusta, la potremmo avere almeno dopo una settimana dall’inizio dell’applicazione. Per questa settimana il contagio continuerà ad aumentare, sul finire della settimana avremo notizie più precise“, ha spiegato nel suo intervento.

Fontana in diretta dal Consiglio regionale

Sui numeri del contagio: “Siamo arrivati a 206 persone, il numero è alto perché la nostra regione ha deciso di iniziare un’attenta valutazione delle persone che sono ritenute affette dal virus. Abbiamo fatto tanti tamponi e tanti esami”.

Incontro col Governo:

“Il nostro paese sta già affrontanto un momento non brillante, questa è un’altra botta alla nostra economia. Abbiamo chiesto fin da subito al Governo di venire incontro alle esigenze dei lavoratori, ma anche per gli imprenditori grandi e medi che comunque avranno un grave danno. Il Governo si è impegnato a procedere in questa direzione. Oggi pomeriggio a Roma, con il Ministro Stefano Paduanelli, ci sarà un incontro con i sindacati e le associazioni di categoria. Sarà presente Alessandro Mattinzoli, assessore allo Sviluppo economico per la Regione Lombardia, in modo da sostenere quelle che sono esigenze, necessità e preoccupazioni dei nostri cittadini”.

Le ordinanze:

“E’ stato necessario intervenire per interrompere il contagio, che si sta diffondendo molto velocemente. Serviva mettere una bandiera alla diffusione. Poche le persone gravi ma si sta allargando il numero di contagiati. Stiamo cercando di interrompere il contagio.  Abbiamo posto in essere iniziative per ridurre la possibilità di avere contagi diretti, cercando di ridurre le opportunità di assemblamento delle persone. Ecco perché la sospensione di eventi pubblici e la chiusura di discoteche, bar (dopo le 18, ndr), cinema e teatri. Necessario chiudere le scuole perché i bambini, ragazzi e giovani sono sottoposti a una maggior disponibilità ad un contatto diretto”.

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