Dolore

Comunità in lutto per la scomparsa dello scrittore Pasquale Ambrosi

I funerali verranno celebrati domani, giovedì 3 marzo, alle 10 nella Chiesa Parrocchiale di Olginate

Comunità in lutto per la scomparsa dello scrittore Pasquale Ambrosi
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Olginatese in lutto, per la scomparsa nelle scorse ore, all’età di 80 anni, della sua “penna” Pasquale Ambrosi, noto scrittore molto conosciuto in paese per i suoi libri pieni di passione e curiosità legati al passato e alle sue amate montagne.

Comunità in lutto per la scomparsa dello scrittore Pasquale Ambrosi

Nato nel 1941 a Piedilama di Arquata del Tronto (AP), piccolo paesino di montagna al confine tra Marche, Abruzzo e Umbria che nel 2016 è stato vittima del terremoto, Ambrosi è cresciuto fino al raggiungimento dei 14 anni in una famiglia di coltivatori per poi intraprendere gli studi classici. Nel lontano 1963 si trasferì definitivamente nel Lecchese, non prima di aver lavorato come operaio minatore nella realizzazione del Traforo del Monte Bianco e come cameriere in Val d’Aosta e all’estero. Stabilitosi ad Olginate, dove tutt’ora risiedeva, ha lavorato per oltre 32 anni alla Icam di Lecco, fino al 1994 quando al raggiungimento della pensione si è potuto dedicare anima e corpo alla passione di una vita: la scrittura.


Nel corso degli anni sono numerose le sue opere pubblicate: «Ritorno», «Per non dimenticare», «Lontani ricordi, nuove sensazioni» e «Per uno strano scherzo del destino». L’ultima fatica letteraria, solo nello scorso giugno 2017, con «Scusate, ma avevo ancora qualcosa da dire» opera presentata proprio ad Olginate alla presenza del sindaco Marco Passoni e dell'allora parroco don Eugenio Folcio.

Semplicità, spontaneità e passione sono gli ingredienti fondamentali che costituiscono il filo conduttore di tutti i suoi scritti, nei quali era forte il sentimento di amore e nostalgia verso le sue montagne natie, tanto amate quanto lontane durante la sua vita: «Alle montagne - raccontava durante una sua presentazione - sono legato dalla nascita e delle mie vette parlo inevitabilmente nei miei libri».

Grande amante delle montagne

Legatissimo alle sue origini, era altrettanto affezionato al nostro territorio e alle nostre montagne, entrando negli anni a far parte del Coro Alpino Lecchese.
Nelle sue opere, Ambrosi ha sapientemente saputo mischiare alcuni episodi personali a riflessioni sulla società contemporanea e sulla vita di tutti i giorni, diventando un vero e proprio artista della scrittura memore di una vita vissuta all’insegna dell’umiltà, delle radici, delle tradizioni e della famiglia.

Perfettamente integrato nella comunità olginatese, negli anni si era distino per il suo grande coinvolgimento attivo in molte iniziative sociali nel quale non si risparmiava per nessuna ragione. «Era un uomo tanto disponibile quanto curioso - ricorda il primo cittadino, Marco Passoni - e attento a tutto ciò che lo circondava. Si è sempre speso in diverse iniziative, proponendo le sue idee sostenute da profonde convinzioni senza mai tirarsi indietro».

La scomparsa di Ambrosi, lascia sicuramente un grande vuoto anche nei suoi figli, come testimonia il dolore di uno di loro, Emanuele Ambrosi: «Ci mancherà molto ma a noi piace ricordarlo, oltre che per tutte le cose che ha fatto nella sua vita, semplicemente per essere stato il nostro papà che penso sia la cosa più bella che possa rimanere per noi figli».
«Era una persona umile - racconta il figlio - che amava molto il territorio e le montagne. Ha sempre amato lo studio con cui colmava la sua “fame” di conoscenza. Era una persona che sicuramente non passava inosservata, ma che sapeva rendersi disponibile in tantissime attività e iniziative nelle quali amava sempre portare un pizzico di sé, della sua famiglia e delle sue origini».

Domani la cerimonia funebre di Pasquale Ambrosi

Pasquale, lascia la moglie Luigina, i figli Domenico con Morena, Annarita con Davide ed Emanuele con Marta, gli affezionati nipoti Lucrezia, Leonardo, Gabriele e Alessandro, nonchè tutti gli altri parenti. I funerali verranno celebrati domani, giovedì 3 marzo, alle 10 nella Chiesa Parrocchiale di Olginate.

Luca de Cani

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