LA CERIMONIA

Commosso addio a monsignor Angelo Brizzolari

Sacerdote con il sorriso serio, la mente aperta e uno sguardo sul futuro

Commosso addio a monsignor Angelo Brizzolari
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Sopra la bara di semo0plice legno chiaro, c'era la Bibbia aperta, a onorale  simbolicamente il lungo e significativo cammino di fede e servizio di Monsignor Brizzolari, "sacerdote con il sorriso serio, la mente aperta e uno sguardo sul futuro". Tanti oggi, mercoledì 12 marzo 2025, hanno gremito la Basilica di San Nicolò di Lecco per dire addio al sacerdote originario di Civate che si è spento all'età di 78 anni. Durante la sua lunga carriera pastorale, Mons. Brizzolari ha ricoperto ruoli di grande prestigio, contribuendo in modo significativo alla Chiesa e alla comunità diocesana.

Commosso addio a monsignor Angelo Brizzolari

Nel corso degli anni, ha ricoperto numerosi incarichi importanti, tra cui Vice Rettore nel Seminario Diocesano Arcivescovile di Venegono, Rettore al Seminario di Merate, Rettore al Seminario di Saronno e Responsabile per la Pastorale Scolastica della Diocesi. È stato inoltre Vicario Arcivescovile per i collegi arcivescovili e le scuole cattoliche, nonché Vicario Episcopale per la zona quarta di Rho. Dal 2011 al 2021, ha ricoperto il ruolo di Rettore del Santuario Mariano della Beata Vergine della Vittoria a Lecco.

È morto don Angelo Brizzolari, Civate in lutto

La concelebrazione funebre è stata presieduta dal Vicario Generale della Diocesi di Milano, Mons. Franco Agnesi, e ha visto la partecipazione di molti sacerdoti che lo avevano conosciuto durante il suo apostolato, tra cui Mons. Gianni Cesena, Vicario Episcopale, Mons. Bortolo Uberti, Prevosto di Lecco, e altri sacerdoti locali. Erano presenti anche numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il Sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, il Vice Sindaco di Valmadrera, Raffaella Brioni, e il Sindaco di Civate, Angelo Isella.

La funzione religiosa è stata accompagnata dai canti della Corale di Villa Bergamo, diretta dalla Maestra Caterina Sacchi. Tra i partecipanti anche l'ex Prevosto di Lecco, Mons. Davide Milani, il Parroco di Malgrate, Don Andrea Lotterio, e l'ex Vicario Episcopale della zona, Mons. Maurizio Rolla.

"Sono tanti i sentimenti che portiamo nei nostri cuori per Mons. Brizzolari, e tanta stima prova ancora chi ha collaborato con lui nei suoi vari impegni pastorali - ha detto Monsignor Agnesi durante l'omelia - Anche negli ultimi anni, non esitava a telefonare per tenersi aggiornato su ciò che accadeva nella Chiesa. Inoltre, umanamente c'è anche tanta commozione nel ricordare la sua amicizia e serietà. Tutti questi sentimenti, oggi, riaffiorano nella nostra mente. Gesù, oggi, accoglie don Angelo come colui che ha operato, non solo nella Chiesa, ma anche nelle stanze delle istituzioni per lavorare e condividere tutto ciò che di giusto e di buono veniva fatto, mettendo al centro la parola di Dio. Inoltre, Gesù lo ha chiamato anche a condividere la sofferenza, come anch'egli fece, ascoltando e facendosi carico di essa per amore caritatevole. Don Angelo ha animato la vita di molte persone. Ora, dal cielo, don Angelo, prete saggio e umano, continua a camminare sul sentiero che ha tracciato".

Anche don Uberti ha voluto tributare un pensiero monsignor Angelo Brizzolari: "A nome della nostra comunità pastorale, mi faccio portavoce per ricordarlo con grande riconoscenza.  Sappiamo bene quanto son Angelo avesse a cuore la politica e la scuola. Io lo ricordo negli anni '80, serio ma cordiale, con le sue idee vissute con profonda stima. In questi ultimi mesi, ho conosciuto un altro don Angelo, non più come rettore, ma in questa ultima parte della sua vita, caratterizzata da grande fragilità".

Durante la cerimonia è stato inoltre letto un messaggio del Cardinale Gian Franco Ravasi: "Fu importante la nostra amicizia. In Lui brillava il desiderio di affacciarsi su orizzonti interiori, alla luce della sua fede sempre solida. Amava profondamente la sua Civate e San Pietro al Monte, così come amava l'arte e la cinematografia. Le nostre strade si separarono spazialmente, ma volle sempre mantenere viva la nostra amicizia, attraverso lettere e telefonate, per mostrarmi la sua vicinanza".

Mario Stojanovic

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