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Choc in Brianza: imbrattate di feci le auto di una dottoressa e di una farmacista

Un gesto che fa male: "E’ stato un gesto contro la nostra categoria, però nessuno merita questo trattamento".

Choc in Brianza: imbrattate di feci le auto di una dottoressa e di una farmacista
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Imbrattate di feci le auto di una dottoressa e di una farmacista. Un gesto che fa male: "E’ stato un gesto contro la nostra categoria, però  nessuno merita questo trattamento".

Imbrattate di feci le auto di una dottoressa e di una farmacista

Due vetture imbrattate di feci nella stessa sera a Bovisio Masciago: è quanto successo martedì sera, come riportano i colleghi di primamonza.it  in un parcheggio di via Bertacciola alle vetture di una dottoressa e di una farmacista. Una scena inquietante che ha suscitato nelle due donne paura e sconcerto. "C’erano feci dappertutto, sotto la maniglia della portiera e su tutto il parabrezza – ha spiegato la farmacista  rimasta vittima di questo vandalismo, preferendo restare anonima – In quel momento non mi sono fermata a guardare chi ci fosse vicino. Ho pensato inizialmente si fosse trattato di una ragazzata. Così ho preso un fazzoletto, ho pulito quello che riuscivo e sono entrata in macchina. A quel punto ho azionato i tergicristalli e sono andata alla ricerca di un autolavaggio aperto 24 ore su 24".

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Un gesto che fa male

Solo successivamente la farmacista ha scoperto che la dottoressa Elisabetta Comelli, il  medico di famiglia, che ha lo studio proprio a fianco, aveva subito lo stesso attacco: "A quel punto  ho pensato che non si è trattato di una casualità, di uno scherzo di cattivo gusto – ha ammesso la donna – La cosa che mi preoccupa è che sicuramente le due auto non sono state scelte a caso. Qualcuno ha controllato i nostri spostamenti e ha compiuto questo gesto a colpo sicuro".

"Nessuno si merita un trattamento del genere"

"E’ stato un gesto contro la nostra categoria. E’ un periodo difficile, di stress per tutti, anche per noi che lavoriamo in questo ambito. Mi è sembrato che qualcuno volesse trovare un capro espiatorio. Non abbiamo fatto male a nessuno, però, e nessuno merita questo trattamento" ha concluso la farmacista amareggiata.

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