25 aprile a Carenno: sindaco e alpini al Monumento dei Caduti
A rappresentare tutti i cittadini negli onori ai caduti per la libertà il Sindaco Luca Pigazzini e il capogruppo del Gruppo Alpini di Carenno hanno depositato una corona al Monumento dei Caduti.

Un 25 aprile particolare anche a Carenno. A rappresentare tutti i cittadini negli onori ai caduti per la libertà
il Sindaco Luca Pigazzini e il capogruppo del Gruppo Alpini di Carenno hanno depositato una corona al Monumento dei Caduti.
Il discorso del sindaco Pigazzini
"Un saluto a tutti, celebriamo oggi il 75° anniversario della Liberazione dell’Italia dall’oppressione nazifascista. Lo possiamo e dobbiamo fare nel pieno rispetto delle prescrizioni che l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci impone. Questo momento è innanzitutto l’occasione per ricordare i morti della tragedia della seconda guerra mondiale, ma quest’anno anche delle oltre 25.000 vittime solo in Italia per questo violento virus. Ci uniamo al dolore delle famiglie colpite e vogliamo ricordare e fare forza a quanti ancora stanno combattendo per sconfiggere la malattia che sono ancora circa 100.000 in tutta Italia - ha detto il sindaco Luca Pigazzini - Questo è poi il primo anniversario del 25 aprile nel quale non è più fra noi fisicamente anche il nostro reduce Fedele Balossi, lo ricordiamo in modo affettuoso e grato per la sua vivente testimonianza di quel periodo storico. Un caloroso ringraziamento a Mirco e al Gruppo Alpini per quello che stanno facendo per dare una mano alla nostra comunità nella gestione di tutte le problematiche collegate all’emergenza coronavirus. Un abbraccio a Don Angelo per tutto quanto sta vivendo e per le prove cui anche personalmente è ed è stato chiamato. La lotta di Liberazione fu caratterizzata dal sacrificio di chi spese la propria vita senza pensarci due volte per restituirci la libertà, bene di cui oggi apprezziamo ancora di più il valore dopo mesi di forzata rinuncia ad abitudini che avevamo dato ormai per scontate. La coesione delle nostre comunità che fu uno degli elementi caratterizzati del secondo dopoguerra la sentiamo viva nella prova che stiamo vivendo. Ringrazio quanti stanno dando il loro contributo per aiutarci nella gestione dell’emergenza dai commercianti carennesi, al gruppo comunale di Protezione Civile, ai ragazzi di Pro Loco. Ringrazio anche quanti hanno manifestato la loro disponibilità a dare una mano, ma che non è stato possibile anche per ragioni di sicurezza coinvolgere in attività pratiche. Pur non dimenticando che la battaglia non è ancora finita, anche se pare di vedere un po’ di luce in fondo al tunnel, vogliamo auspicare che lo spirito di unità e di lotta per un obiettivo comune, tratto caratterizzante anche della lotta di liberazione, possa essere un tratto distintivo della nostra comunità anche alla fine di questa emergenza. In periodi di crisi come quelli in cui stiamo vivendo è importante custodire le nostre radici per non perdere la speranza in un futuro migliore. Molti negli anni del regime fascista decisero di impegnarsi per riconquistare per sé e i propri cari una speranza. Il loro sacrificio ed impegno devono essere sempre presenti nei nostri pensieri e rappresentare un modello nell’attuale periodo di prova cui siamo chiamati. Andranno accantonati il menefreghismo e l’egoismo e tutti insieme occorrerà lavorare per ricostruire come nel dopoguerra. I problemi economici dopo quelli sanitari caratterizzeranno il prossimo futuro. In questo senso, anche in una comunità piccola come la nostra, sarà importante proseguire nello spirito solidale che è uno degli elementi positivi di questi giorni. Assicuriamo che, per quanto sarà possibile, cercheremo di lavorare per aiutare chi è in difficoltà. Nel frattempo rinnovo l’invito al rispetto delle regole sulle limitazioni alla circolazione che sono ancora vigenti; il rispetto delle regole e il senso civico sono uno degli antidoti per uscire quanto prima da questo brutto momento. Non abbassiamo la guardia proprio ora, in questi giorni di isolamento in casa chiediamo ad ognuno di pensare, parafrasando Kennedy, non a cosa Carenno può fare per te ma cosa tu puoi fare per Carenno. Questo è il modo giusto per ricordare il sacrificio di chi ci ha lasciato in eredità la democrazia e la libertà".
Il discorso del capogruppo degli Alpini
"Un saluto particolare a Mons. Angelo Riva che sta vivendo un momento davvero difficile e delicato. Vorremmo abbracciarlo e stringerlo a noi per dimostrargli quanto gli siamo vicini e quanto gli vogliamo bene - ha detto il capogruppo degli Alpini Carenno Mirco Riccardo Bussolati - Oggi 25 Aprile 2020 celebriamo il 75° anniversario di una data storica che ha reso la nostra nazione un popolo libero e democratico. Quest’anno a causa della situazione sanitaria che tutti purtroppo ben conosciamo la celebrazione avviene in forma puramente simbolica e ristretta, senza la partecipazione della collettività. Negli ultimi mesi abbiamo sicuramente capito un po’ di più quale sia il valore ed il significato del termine libertà, nella sua accezione più moderna e contemporanea. In questo periodo buio, siamo stati tutti toccati da di tantissime storie di dolore, sofferenza e di morte. Durante questa grave crisi le associazioni di volontariato hanno risposto in maniera incredibile alle richiesta di aiuto che le amministrazioni, le parrocchie e le strutture sanitarie hanno lanciato. La comunità si è prodigata per aiutare le famiglie più bisognose attraverso i volontari. Numerose associazioni sono corse in aiuto di medici ed infermieri. Tante famiglie e singoli cittadini hanno spontaneamente donato materiali, manodopera o somme di denaro. La solidarietà attiva tra le persone, tra i cittadini, tra compaesani è quanto di più bello ci abbia mostrato questo periodo che tutti speriamo finisca il prima possibile. Proprio per questo ringraziamo la Proloco di Carenno e il gruppo Protezione civile di Carenno per i tanti servizi svolti durante l’emergenza. Ringraziamo l’associazione dei commercianti che ha saputo reinventare il proprio lavoro a sostegno dei cittadini. Ricordiamo con grande dolore e rispetto tutte le persone della nostra Val San Martino che ci hanno lasciato e tutti gli amici Alpini che sono andati avanti. Un pensiero speciale inoltre ai carennesi Don Adriano, Carlo Rossi e Gianfabrizio Rosa. Un abbraccio e un saluto a tutti Voi nella speranza che possiate stare sempre in salute".