«Non può essere esclusa la pericolosità della cannabis light». Questa nota del Consiglio superiore della Sanità rischia di mandare, ironia della sorte, in fumo, i risparmi di numerosi investitori del settore. Tra i quali il giovane Martyn Bappoo, titolare del negozio di Arlate di Calco aperto poche settimane fa con i risparmi di una vita.
Il negozio di Calco
Il pinto vendita di Arlate di Calco ha aperto i battenti lo scorso 8 maggio. Si tratta di un hempshop ovvero un locale dove sono in vendita di articoli e prodotti riguardanti la canapa o derivati-realizzati con la stessa (abbigliamento, cosmetica, alimenti, libri, riviste, dvd, ecc). A gestirolo è Martyn Bappoo con il supporto di Niccolò Mangiarotti.
Cannabis light vietata
“Esternazioni come quella del Css, che ovviamente rimbalzando tra i social network vengono distorte ed assumono un carattere catastrofico, dovrebbero secondo noi essere misurate meglio e diffuse in modo quantomeno più consono” sottolineano i giovani titolari del negozio di Calco.
A Lecco
In Lombardia si sta assistendo ad un vero e proprio boom di questo fenomeno. Nella città di Lecco sono due i growshop. Si tratta di Green Inside – Hemp Shop – Growshop – Head Shop , negozio di articoli biologici situato in via Bovara e Non Solo Erba Grow Head di Via Magenta.
Cosa è la cannabis “leggera”
14 gennaio 2017 è entrata in vigore nell’ordinamento giuridico italiano la legge 242/2016, che contiene le disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa. Tra i vari aspetti di cui tratta, la norma in questione consente agli agricoltori di coltivare piante di cannabis con una percentuale di Thc non superiore allo 0,6%. Da qui l’espressione «Cannabis light».
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