Ha vissuto 12 anni rinchiuso in un serraglio in mezzo a un bosco della Valsassina, lontano dal mondo lontano da tutti. “Si ricordavano di lui solo durante il periodo venatorio fino a quando era in grado di seguire il cacciatore, poi nemmeno per quello” raccontano i suoi salvatori. Gaspare, setter inglese bianco e nero, non è passato inosservato ad un passante che l’ha notato durante una passeggiata un mese fa. L’uomo non si è voltato dall’altra parte e ha segnalato la situazione ai volontari dell’Enpa.
Cane rinchiuso per 12 anni in un serraglio nel bosco, salvato dall’Enpa
I volontari, giunti sul posto camminando in 30 centimetri di neve e a temperature sotto lo zero, hanno trovato il cane in un serraglio di 4metri quadrati, il pavimento cosparso di feci e urine, una pentola di acqua ghiacciata e cibo in un dispenser il che sta a significare che i proprietari non erano soliti recarsi dal cane quotidianamente. Immediatamente sono stati attivati il servizio di igiene urbana veterinaria di Ats Brianza e Carabinieri Forestali della stazione di Barzio con i quali l’associazione Enpa collabora da tempo.
Al loro arrivo Gaspare tremava come una foglia e, spaventato per la presenza di altre persone, si è rintanato nella cuccia. Alla visita veterinaria il cane è risultato deperito, disidratato, con problemi di deambulazione legati sia all’età sia alla mancanza di sgambo motorio e in condizioni igieniche precarie.
Al proprietario, immediatamente rintracciato, è stato sottratto il cane che ora è stato affidato alle cure dei volontari. L’uomo sarà destinatario di sanzione amministrativa per detenzione non idonea.