Tragedia

Caccia precipitato sul Legnone: "Ogni ipotesi è prematura"

Il contatto col velivolo è stato perso circa 35 minuti dopo il decollo

Caccia precipitato sul Legnone: "Ogni ipotesi è prematura"
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Concluse le operazioni di soccorso del pilota superstite dall'incidente aereo avvenuto oggi, 16 marzo, sul Legnone, e il recupero della salma della vittima  restano le domande su cosa abbia causato la caduta del caccia M-346 decollato dallo stabilimento di Venegono Superiore. Domande che rimarranno senza risposta fino a che non saranno estratti i dati della scatola nera e raccolta la testimonianza del pilota sopravvissuto.

Caccia precipitato sul Legnone, la nota di Leonardo

L'azienda è intervenuta con una nota in cui precisa che "allo stato attuale delle indagini è del tutto prematuro formulare qualsiasi ipotesi sulle cause dell’incidente".

Il velivolo, confermano da Leonardo, era un M-346 con a bordo un pilota collaudatore interno all'azienda e un istruttore di una società esterna, che non è sopravvissuto nonostante l'eiezione prima dell'impatto.

"Il velivolo - si legge nella nota - era decollato dallo stabilimento di Venegono Superiore (Varese) alle ore 11.00 circa a valle dei controlli previsti per autorizzarne il volo, completati appena prima del decollo ed effettuati in conformità al piano ispettivo autorizzato dalle Autorità competenti. Il piano di volo comprendeva test finalizzati a dimostrare specifiche capacità già collaudate nel corso di diversi voli effettuati in precedenza.  Alle ore 11.35 circa si perdeva il contatto con il velivolo. Grazie all’intervento tempestivo dei soccorsi il relitto veniva individuato nei pressi di Colico (Monte Legnone), tra le province di Como e Lecco. I vertici di Leonardo esprimono il più profondo cordoglio per la scomparsa del pilota e si uniscono al dolore della famiglia".

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