Nei gioni scorsi gli agenti della Polizia Provinciale, Nucleo di vigilanza ittico-venatoria, ha fermato due pescatori sorpresi a Perledo, davanti alla spiaggia per cani “Bau Bau Beach”, tra le 3:00 e le 4:00 del mattino, mentre ritiravano in barca reti da pesca di tipo “Oltana”, vietate in questo periodo dell’anno.
Bracconaggio a Perledo: sequestrati 120 Coregoni e tre reti “Oltana”
I due pescatori sono stati intercettati successivamente a Bellano, all’attracco della barca. L’operazione si è conclusa con il sequestro del pescato – 24,24 kg, corrispondenti a 120 pesci, prevalentemente Coregoni – e delle tre reti utilizzate. Entrambi gli individui sono stati sanzionati con un verbale amministrativo.
L’ASD provinciale di Lecco, associazione di pescatori e subacquei convenzionata FIPSAS, ha espresso forte sdegno per l’accaduto. Il direttivo dell’associazione definisce l’episodio “un chiaro esempio di insensibilità e disprezzo per le regole”, sottolineando come queste azioni danneggino non solo la pesca sportiva ma anche quella professionale, e arrecano un grave danno alla biodiversità del Lago di Como, soprattutto nel periodo di riproduzione del Coregone Lavarello.
Il presidente dell’ASD FIPSAS Lecco, Simonetti, ha dichiarato: “Chi pesca durante il periodo di riproduzione del Lavarello mette a rischio un patrimonio ittico prezioso. La sanzione di soli 51 euro è ridicola e non rappresenta un deterrente. Serve l’immediato sequestro del natante e la sospensione o revoca della licenza professionale in caso di reiterazione.”
L’associazione chiede inoltre alla Regione Lombardia, e in particolare all’Assessore Alessandro Beduschi, di introdurre misure più severe e sanzioni efficaci per proteggere le specie ittiche del Lario e valorizzare il lavoro dei volontari e della guardia pesca impegnati annualmente nel recupero e nella tutela del Coregone Lavarello.