Bottega dell'arte ha aperto la sua sede "staccata" in Africa
Tutto è accaduto grazie al pittore Babylus Danvoehou, per due anni iscritto ai corsi del sodalizio di Missaglia.
Ufficialmente costituita la sede africana della Bottega dell’Arte di Missaglia, per la precisione in Benin. Tutto è accaduto grazie al pittore Babylus Danvoehou, per due anni iscritto ai corsi della stessa «Bottega», di cui è stato uno tra i rappresentanti più significativi, poi trasferitosi nel Paese d'origine per insegnare nelle scuole statali.
Bottega dell'arte in Africa
Avendo instaurato un ottimo rapporto, sia artistico e professionale e sia umano, con tutti i soci del sodalizio e in particolare con i dirigenti del gruppo, dal direttore artistico Gerry Scaccabarozzi al presidente Marco Busoni, dal presidente onorario Silvano Valentini al segretario-tesoriere Paolo Giudici e alla pittrice di Costa Masnaga Angela Marabese e insegnante di pittura, prima della partenza Babylus aveva fatto balenare l'idea dell'istituzione di una specie di sede staccata in Africa. Il sogno si è finalmente realizzato.
Corsi per tutti
Con la fondazione da parte dell'artista dell'Atelier de traveaux manuels e de creativité (Laboratorio di lavori manuali e di creatività), affiliato alla Bottega dell'Arte di Missaglia, il cui logo campeggia sul manifesto organizzativo, sono dunque iniziate le attività. Con corsi di disegno, pittura, découpage, collage e decorazione rivolti soprattutto a bambini e ragazzi dai 10 ai 16 anni e, più in generale, con tutte le altre attività artistiche creative, un modo, secondo i promotori dell'iniziativa, in particolare proprio di Babylus, di “trascorrere delle belle giornate d’arte”.