Borgo Nesolio, alunni in visita
Una visita alla scoperta delle tradizioni della Val San Martino
Una visita a Borgo Nesolio nella mattinata di lunedì 21 novembre per diciannove alunni di Pontida. L'amministrazione ha infatti sostenuto la proposta della Scuola Secondaria di primo grado "E. Paolazzi". Si tratta tuttavia di un'offerta didattica elaborata da Ecomuseo Val San Martino.
Borgo Nesolio
Borgo Nesolio, sito nel Comune di Erve, ha origini tardo medievali. Molto rinomato soprattuttoper i suoi castagneti secolari. Ad oggi conserva infatti la tradizione della coltivazione e dell'essiccazione delle castagne. I ragazzi hanno raggiunto il borgo camminando lungo una strada agro-silvo-pastorale. La passeggiata si è svolta quindi in mezzo alla meraviglia dei colori autunnali.
L'importanza del territorio
"Quando è stata proposta la gita a Nesolio come Amministrazione abbiamo promosso l'iniziativa. Ci siamo quindi fatti carico delle spese di trasporto degli alunni" racconta l'assessore all'Istruzione Paolo Corti. I ragazzi sono stati quindi accompagnati dai professori Romina Torri, Andrea Corbetta e Fabio Bonaiti. Tuttavia prezioso è stato il supporto dell'operatore ambientale Domenico Boccia. Ricordiamo quindi che il professor Bonaiti è Responsabile di Ecomuseo Val San Martino.
Accoglienza degli ultimi residenti
I ragazzi sono stati accolti tuttavia dai coniugi Valsecchi, ultimi residenti della frazione. Gli alunni sono stati ricevuti presso il rustico adibito ad antenna di educazione ambientale da Ecomuseo. I signori Stella e Roberto hanno infatti illustrato ai ragazzi le caratteristiche delle castagne di Nesolio. Quindi è stata spiegata loro la tecnica di conservazione basata sull'essiccazione. Hanno inoltre potuto visitare l'essiccatoio ancora in funzione.
L'essiccazione delle castagne
Le castagne vengono riposte per circa tre settimane nell'essiccatoio. Poi avviene la battitura, tecnica antichissima utilizzata in tutta la Val San Martino ancora oggi. Le castagne erano tuttavia alla base della alimentazione un tempo. Era infatti più diffusa la farina di castagne in passato. Tuttavia la Val San Martino è terra di castagne. La mattinata si è conclusa quindi con una passeggiata attraverso le strette vie del borgo alla scoperta delle tipiche architetture rurali. I suggestivi angoli storico-naturalistici hanno tuttavia fatto fare ai ragazzi un vero e proprio salto indietro nel tempo.