E' di Bellano uno degli escursionisti travolti da una valanga in Valtartano

Sul posto anche una UCV (Unità cinofila da valanga) del CNSAS, composta da cane e conduttore, che insieme con il tecnico ha bonificato l’area per escludere la presenza di altre persone coinvolte. Pronti a partire a supporto delle operazioni altri quattro tecnici della Stazione di Morbegno.

E' di Bellano uno degli escursionisti travolti da una valanga in Valtartano
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Una valanga ha travolto due escursionisti nel primo pomeriggio di ieri, sabato 3 febbraio 2018, in Val Tartano – Val Lunga, nella zona di Cima Cadelle, a circa 1900 metri di quota.

Valanga in Valtartano

I compagni presenti, tutti dotati di dispositivo Artva, hanno subito praticato l’autosoccorso. Estratto illeso il primo escursionista, il secondo nato a Bellano e residente in Alto lLrio è stato portato in ospedale a Sondrio con l’elicottero, decollato dalla base di Caiolo. Sul posto anche una UCV (Unità cinofila da valanga) del CNSAS, composta da cane e conduttore, che insieme con il tecnico ha bonificato l’area per escludere la presenza di altre persone coinvolte. Pronti a partire a supporto delle operazioni altri quattro tecnici della Stazione di Morbegno. La valanga aveva una lunghezza di circa 200 metri. I compagni sono scesi a valle da soli.

Primi quindici minuti sono vitali

L’autosoccorso in caso di valanga è determinante perché le prime a intervenire di solito sono proprio le persone presenti sulla scena, in attesa dell’aiuto organizzato dall’esterno. I primi quindici minuti sono vitali e presentano una possibilità di successo che va oltre il 90%. Perdere minuti preziosi può ridurre drasticamente le probabilità di recuperare una persona travolta ancora in vita. Per la frequentazione della montagna d’inverno è quindi sempre opportuno avere con sé pala, sonda e l’apparecchio Artva, che serve a localizzare il travolto. Molto importante anche saperli usare in modo corretto: per questo, il CNSAS organizza giornate di informazione e invita a esercitarsi costantemente nell’impiego di questi strumenti, oltre a non tralasciare altri aspetti rilevanti, quali la pianificazione, l’accertamento delle previsioni meteo, la consultazione dei bollettini neve e valanghe e la valutazione dello scenario e delle proprie competenze.

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