Lecco

Becco attacca un bambino e un cane

Il gregge da tempo batte l’area, e finora nessuno ne ha rivendicato la proprietà: né i pochi allevatori della zona, né il pastore che ogni estate trasferisce un grosso gregge di pecore e qualche capra sulle pendici del Magnodeno.

Becco attacca un bambino e un cane
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Un cane ripetutamente colpito a cornate, un bambino terrorizzato dal caprone attirato dal panino che il piccolo stringeva tra le mani. S’è scritto dei timori e delle paure per il possibile arrivo dei lupi, ma ad animare le escursioni sul Resegone di appassionati della montagna e turisti sono ora anche e soprattutto le capre… Perché ormai da qualche mese – ma c’è chi assicura che la storia si prolunga da oltre un anno – un piccolo gregge composto da un becco, il maschio del gruppo, da cinque capre e da una pecora imperversa a Lecco sulle balze tra il Magnodeno e il Pizzo d’Erna, creando anche una qualche apprensione per l’irruenza, soprattutto da parte del maschio, nei confronti dell’uomo.

Becco attacca un bambino e un cane

La passata settimana il gregge inselvatichito si aggirava ai Piani d’Erna, nella zona dei ripetitori radiotelevisivi, impegnato a chieder cibo ai passanti. Ma il Resegone non è il parco delle Cornelle con i suoi animali «addomesticati», e il becco – di grossa mole e lunghe corna – non ha esitato a ostentare tutta la propria forza e il ruolo di leader del gruppo. Dunque capre e caprone, attirati da barrette energetiche e panini conservati negli zaini dei presenti, si sono avvicinati a un gruppetto di persone in sosta sulla piattaforma del Pizzo, che è pure allo sbocco della ferrata Gamma 1, elemosinando un po’ di «merenda».

Ottenuto qualche assaggio – chi mai negherebbe un tozzo di pane ad una folcloristica capretta di montagna? –, hanno iniziato ad incalzare i presenti. C’era pure un Border Collie di media taglia, alla croce di Erna: il becco, forse infastidito dalla innata curiosità del cane, non ha esitato ad approfittare della sua timidezza attaccandolo e colpendolo a testate salvo poi essere allontanato dalle maniere forti dal proprietario del cane, sulle prime sorpreso da quel repentino assalto.

Episodio analogo e allarmante pochi minuti dopo, quando un bambino accompagnato dai genitori è stato spaventato dall’irruenza del caprone alla ricerca di cibo: con fare minaccioso la bestia si è avvicinata tentando di addentare il panino che il piccolo aveva tra le mani. Il becco è stato allontanato dagli adulti presenti, non senza un qualche spavento per le possibili conseguenze dell’aggressione.
Il gregge da tempo batte l’area, e finora nessuno ne ha rivendicato la proprietà: né i pochi allevatori della zona, né il pastore che ogni estate trasferisce un grosso gregge di pecore e qualche capra sulle pendici del Magnodeno.

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