Baby gang resta in carcere
Niente scarcerazione per il rapper che era stato arrestato una settimana fa con l'accusa di rapina
Niente libertà: deve restare in carcere a Milano, nel penitenziario di San Vittore dove si trova agli arresti dallo scorso 20 gennaio 2022, Zaccaria Mouhib, ovvero il rapper lecchese Baby Gang.
Baby gang resta in carcere
Il 20enne è accusato di aver messo a segno alcune rapine nel capoluogo lombardo insieme ad Amine Ez Zaaraoui, vero nome del rapper Neima Ezza e a Samuel Matthew Dhahri.
Oggi, giovedì 27 gennaio 2021, ad una settimana dalle manette, il Giudice per le indagini preliminari Manuela Scudieri ha respinto la richiesta dei legali di Baby Gang in merito all'istanza di revoca della misura cautelare.
Mouhib, difeso dall'avvocato Niccolò Vecchioni, davanti ai magistrati che lo hanno interrogato avrebbe respinto le accuse mosse nei suoi confronti. Di più, avrebbe sostenuto che la sera del 12 giugno, data di uno degli episodi violenti che gli vengono contestati, non era a Milano, bensì era in autostrada diretto a Rimini.
A riprova della sua posizione i legali del giovane avrebbero prodotto dei post pubblicati dal rapper sui social. Ma questo non è stato sufficiente a convincere il giudice che, ritenendo che ci possa essere la possibilità di recidiva, ha deciso che il rapper lecchese deve rimanere in cella.
Con fermato il provvedimento cautelare, ovvero gli arresti domiciliari anche per Neima Ezza. Resta ai domiciliari anche il terzo indagato