Il caso

Baby Gang di nuovo sul palco con Lazza

Il rapper lecchese è sottoposto all’obbligo di dimora con divieto di uscire dalle 20 alle 9 del giorno seguente. Il Tribunale lo ha autorizzato a prendere parte al concerto: una decisione che pare non aver precedenti

Baby Gang di nuovo  sul palco con Lazza
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E’ tornato sul palco dopo un anno e Lazza, il protagonista del concerto dell’altra sera all’Ippodromo di San Siro a Milano lo ha presentato al pubblico con un «Bentornato fratello». Lui, Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib (il rapper lecchese  condannato a gennaio a 4 anni e 10 mesi di reclusione per rapina), per tornare a esibirsi davanti al pubblico ha dovuto attendere il permesso del Tribunale.

Baby Gang di nuovo sul palco con Lazza

Infatti, il rapper lecchese, è sottoposto all’obbligo di dimora con, in aggiunta, il divieto di uscire da casa tra le 20 e le 9 del mattino seguente. Orari che non si conciliano certo con il lavoro perché, come è noto, Baby Gang fa il cantante. E così il suo avvocato (Nicolò Vecchioni) ha presentato un’istanza al Tribunale. E la settima sezione penale del tribunale milanese, che dovrà giudicare Baby Gang, l’ha accolta.

Una decisione che pare senza precedenti. Infatti, se è abbastanza consueto che persone che siano colpite da misure cautelari ottengano il permesso di recarsi sul luogo del lavoro, è decisamente singolare che ciò venga concesso a un cantante. Ma questa è proprio la professione di Baby Gang.

E così i giudici hanno disposto che possa uscire per svolgere la propria attività. In particolare in occasione proprio del concerto che ha segnato nei giorni scorsi il suo rientro sulle scene. La motivazione della decisione dei giudici è legata proprio alla tipologia della professione svolta dal rapper e tiene in considerazione anche altri elementi, tra i quali il lungo stop all’attività professionale - un anno circa - dovuta all’arresto, al periodo trascorso in cella o ai domiciliari in una comunità e ora all’obbligo di dimora. Elementi che gli averebbero di fatto precluso lo svolgimento del suo lavoro. La possibilità di allontanarsi dal luogo di dimora è comunque limitata: può farlo solo per il periodo strettamente necessario all’esibizione live.

Zaccaria Mouhib era stato arrestato perché considerato coinvolto in una sparatoria avvenuta nel luglio del 2022, a Milano. Poi aveva ottenuto l’affidamento a una comunità, in regime di arresti domiciliari, e quindi l’obbligo di dimora. Si tratta di uno dei diversi episodi nei quali è coinvolto il rapper lecchese che, comunque, ora ha potuto tornare sul palco.

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