Autista licenziato per presunto razzismo, è di Barzago

Il conducente era stato licenziato un mese fa dopo una lite con il padre di un passeggero.

Autista licenziato per presunto razzismo, è di Barzago
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E' di Barzago l'autista licenziato il 13 aprile scorso con l'accusa di razzismo.

Autista licenziato, è un barzaghese

Si chiama Fabio Uccelli, ha 56 anni e vive con moglie e figli a Barzago. Lo scorso 13 aprile l'uomo è stato licenziato dall'azienda di trasporti per cui lavorava da 26 anni. La Asf Autolinee non ha infatti digerito la lite tra Uccelli e il padre di un passeggero.

La lite e le accuse di razzismo

La mattina del 6 febbraio Uccelli ebbe un diverbio con un 17enne di origini marocchine, sprovvisto del biglietto. Dopo aver detto di aver dimenticato l'abbonamento a casa il giovane, facendosi prestare il denaro dagli amici, acquistò un regolare titolo di viaggio. Al ritorno però, alla medesima fermata, Uccelli trova ad attenderlo il ragazzino, accompagnato da padre e fratello. Una discussione accesa, durante la quale volano parole grosse e che l'autista avrebbe cercato di concludere con l'espressione "Vai via, lasciami lavorare, torna al tuo paese". Da lì, quindi, l'accusa di razzismo e la querela, poi ritirata, del padre del minorenne. A cui ha fatto seguito immediato il licenziamento di Uccelli, che avrebbe avuto un comportamento "non adeguato al proprio ruolo e alle proprie responsabilità".

Commenti
Alessandro Pippi

Il razzismo è quello dell'Azienda che, nel caso di un italiano, lo avrebbe multato e non riscosso solo il titolo di viaggio, lodano il dipendente, mentre nel caso di un immigrato ha punito un lavoratore che ha fatto il suo dovere. Un malinteso senso della equità razziale.

Luigi

l'autista ha fatto benissimo ed non è razzismo da parte dell'autista

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