Ore di ansia per padre Norberto

Attentato in Centrafrica: amputato il piede a padre Norberto

Il missionario finito su una mina è stato sottoposto al terzo intervento chirurgico ieri, lunedì.

Attentato in Centrafrica: amputato il piede a padre Norberto

Alla fine i medici hanno dovuto arrendersi: nel pomeriggio di ieri, lunedì 13 febbraio 2023, i sanitari dell’ospedale Onu di Entebbe (in Uganda) hanno dovuto amputare il piede sinistro a padre Norberto Pozzi, il missionario lecchese finito con l’auto su una mina in Repubblica Centrafricana.

L’intervento a padre Norberto

Quello di ieri è stato il terzo intervento che il missionario – che fa parte dell’ordine dei Carmelitani Scalzi – ha dovuto subire. L’attentato è avvenuto venerdì 10 febbraio dopo le 16, 35 km da Bozoum – capoluogo della Prefettura dell’Ouham Pende, distante 370 km dalla capitale Bangui – il paese dove il religioso stava facendo ritorno dopo una visita pastorale nei paesini dispersi nella Savana. Il missionario – originario di Acquate – dove ancora oggi è noto con il soprannome di Cerry – stava viaggiando su un pick up con un seminarista e un catechista quando la sua auto è finita su una mina. Subito le sue condizioni sono apparse gravissime e si è temuto il peggio. Portato in elicottero a Bozoum è stato sottoposto a un primi intervento per rimuovere le schegge da entrambe le gambe.

 

Gravi ferite a entrambe le gambe

La gamba destra ha fratture multiple, la sinistra è messa peggio. Sabato è stato trasferito a Bangui in un ospedale Onu, dove è stato operato nuovamente per poi essere trasferito a Entebbe domenica in un nosocomio (sempre Onu) attrezzato per ferite di guerra. I medici lo hanno stabilizzato ma nella giornata di ieri è stato quantomai evidente che non era possibile salvargli il piede cosi i chirurgi glielo hanno amputato fino sopra alla caviglia. “Speriamo si fermino qui – ha detto il fratello Paolo Pozzi che vive sempre ad Acquate – perché al momento non ci sono certezze. Sappiamo che i medici stanno facendo tutto il possibile e intorno a mio fratello c’è tanta solidarietà e in tanti stanno pregando per lui”.

La missione del carmelitano

Padre Norberto Pozzi è nato a Acquate nel 1952. Si è diplomato geometra e dopo aver lavorato per la Mutua degli Artigiani, ha deciso di partire come missionario laico in Repubblica Centrafricana nel 1980. Dopo otto anni è rientrato in Italia dove ha preso i voti per poi tornare nel 1995 in Repubblica Centrafricana a Bozoum dove è rimasto ferito venerdì scorso. “Abbiamo sempre pensato che avesse messo in conto di donare la sua vita per gli ultimi” conclude il fratello Paolo.