Uomo armato di bastoni e sampietrini arrestato in stazione
Il nigeriano era già stato fermato tre settimane fa mentre cercava di danneggiare il bancomat.
Lo hanno arrestato in stazione dove si stava dirigendo armato di due bastoni e di sampietrini. In manette un nigeriano di 30 anni. E' accaduto lunedì pomeriggio in piazza lega Lombarda, dove una Volante della Polizia di stato è intervenuta a seguito di una segnalazione.
Arrestato in stazione un nigeriano
In una mano teneva due bastoni, nell'altra un paio di sanpietrini. e con fare aggressivo marciava alla volta della stazione ferroviaria. A segnalarlo alle Forze dell'ordine sono stati alcuni passanti. Una volta giunti sul posto gli agenti hanno subito intercettato il soggetto molesto. Con l'aiuto di altri due equipaggi del Reparto prevenzione Crimine Lombardia operativi sul territorio, sono intervenuti circondandolo e intimandogli di appoggiare a terra l'armamentario. L'uomo ha reagito male sul principio. Ha obbedito all'ordine depositando i bastoni e le pietre, ma poi, mentre veniva perquisito, si è ribellato. Inveendo contro i poliziotti.
Insulti, minacce e un morso al poliziotto
Accompagnano in Questura per accertamenti, ha continuato a tenere un comportamento aggressivo. Insulti, minacce di morte, ma anche testate scagliate (a vuoto) contro gli agenti. Uno dei quali alla fine ha pure rimediato un morso alla mano. Dalla colluttazione i poliziotti sono usciti con lesioni giudicate guaribili in cinque e sette giorni. Fatto sta che nella tasca della giacca il nigeriano aveva occultato anche un paio di forbici, subito requisite.
Già arrestato il 1° marzo
L'uomo è stato infine identificato. s tratta dello stesso trentenne, con numerosi precedenti di polizia a carico, che era già stato arrestato il 1 marzo dalla stessa Polizia. Allora era stato fermato mentre cercava di danneggiare il bancomat installato in stazione, utilizzando delle pietre. Tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, oggi, martedì, è finito davanti al giudice. Che ha convalidato l'arresto disponendo a carico del reo la misura della custodia cautelare in carcere, in attesa di giudizio.