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Anziana seviziata dalla badante e dai suoi parenti: blitz della Mobile di Lecco

L’anziana veniva sottoposta a sevizie quotidiane da parte dei tre cittadini stranieri, i quali, approfittando delle sue condizioni di fragilità, la sottoponevano a continue umiliazioni verbali e a violenze fisiche.

Anziana seviziata dalla badante e dai suoi parenti: blitz della Mobile di Lecco
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Anziana seviziata dalla badante e dai suoi parenti: blitz della Squadra Mobile di Lecco che nella giornata del 23 maggio 2024  ha dato esecuzione a tre ordinanze della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lecco a seguito di una complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecco.

Anziana seviziata dalla badante e dai suoi parenti: blitz della Mobile di Lecco

L’attività d’indagine è partita da una denuncia sporta da una donna di origini peruviane, badante di professione, che segnalava una situazione di occupazione abusiva di un immobile di sua proprietà. Gli accertamenti successivi condotti da personale della Polizia di Stato hanno permesso  tuttavia, di delineare un quadro ben  diverso rispetto a quello originariamente prospettato.

L’inquilino, infatti, ha smentito categoricamente di aver occupato abusivamente l’immobile e ha raccontato ai poliziotti, di contro, di essere stato autorizzato dalla signora a viverci e ad effettuare dei lavori di ristrutturazione. L'uomo ha riferito  di essere stato ospitato, al suo arrivo in Italia, nell’abitazione di un’anziana dove la connazionale svolgeva l’attività di badante, ospitalità che veniva offerta a diversi stranieri. L’inquilino ha aggiunto inoltre di aver assistito a degli episodi di maltrattamenti ai danni dell’anziana donna da parte della badante.

Nel corso dell’attività investigativa condotta dalla  Squadra Mobile di Lecco, che si è protratta per diversi mesi,  gli agenti hanno acquisito  informazioni e testimonianze tali da confermare quanto dichiarato dall’uomo e da insinuare il concreto sospetto che la badante approfittasse della condizione di fragilità della donna, con patologie psichiatriche, delineando un possibile quadro di circonvenzione.

Questi  elementi hanno indotto il Pubblico Ministero incaricato della direzione delle indagini ad avviare d’urgenza delle attività tecniche di cui veniva incaricata la  Squadra Mobile. Le attività hanno consentito  di raccogliere concreti elementi non solo in ordine alla, già ipotizzata, circonvenzione di incapace, ma anche di appurare che effettivamente l’anziana era vittima di maltrattamenti perpetrati con cadenza giornaliera dalla badante e da due ulteriori suoi connazionali, a lei legati da vincoli di parentela, domiciliati dalla badante stessa nell’abitazione dell’anziana.

L’anziana veniva sottoposta a sevizie quotidiane da parte dei tre cittadini stranieri, i quali, approfittando delle sue condizioni di fragilità, la sottoponevano a continue umiliazioni verbali e a violenze fisiche.

Sono state  quindi emesse a carico dei tre soggetti tre misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare, accompagnate dal divieto di comunicare in qualsiasi forma con l’anziana, eseguite dalla Squadra Mobile nella mattinata del 23 maggio. L’anziana si trova ora al sicuro, presso idonea struttura.

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