Calolziocorte

Ancora i ladri all’Oratorio di Sala

Tre giovani incappucciati sono stati ripresi dalle telecamere e, come negli altri episodi, non trovando denaro contante si sono sfogati sugli arredi del locale.

Ancora i ladri all’Oratorio di Sala
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Non c’è pace per l'Oratorio di Sala di Calolziocorte, finito ancora una volta nel mirino dei ladri. L’ultimo episodio, dopo la recente “visita indesiderata” dello scorso 1° ottobre, risale alla notte tra domenica 12 e lunedì 13 novembre 2023 quando all’oratorio di via S.S. Cosma e Damiano della frazione di Sala, ignoti si sono introdotti all’interno della struttura causando, come sempre, più danni che altro.

Ancora i ladri all’Oratorio di Sala

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, anche grazie alle immagini delle telecamere installate qualche mese fa dalla parrocchia e dal parroco don Antonio Vitali, poco dopo la 1.30 di notte tre malviventi incappucciati, probabilmente giovani, dopo aver scassinato la porta di ingresso al piano superiore si sono diretti nel locale, mettendolo a soqquadro nella speranza di trovare contanti o oggetti di valore.

«Nella realtà - ha raccontato don Antonio - la missione è fallita. Alla fine, purtroppo per loro, se ne sono andati con il fondo cassa, poco più di venti euro in moneta. È vero che il giorno precedente avevamo organizzato la Novemberfest, ma non siamo così sprovveduti da lasciare i soldi in cassa».

Probabilmente attirati dall’incasso dell’evento e non trovando alcun contante nella cassa del bar i tre malviventi hanno deciso quindi di sfogarsi, come nelle altre occasioni, sugli arredi e su tutto quello che hanno potuto trovare: «Il danno per noi è stato maggiore del bottino - ha continuato don Antonio - A conti fatti, hanno rubato due pancette, svuotato i fustini di birra e quasi allagato il bar. Ci hanno distrutto la macchinetta delle caramelle e, ovviamente, danneggiato porta e saracinesca».

A scoprire l’accaduto, riferendolo al parroco e lanciando l’allarme, un volontario dell’oratorio che insieme ad altri e a don Antonio stesso ha poi dovuto rimboccarsi le maniche per rimettere in ordine il disastro.

Sui fatti è stata sporta denuncia alla vicina stazione dei Carabinieri di via Mazzini a cui spetterà ora indagare sull’accaduto e provare a dare un volto ai responsabili di questa ennesima incursione: «Non è la prima volta che il nostro oratorio viene prese di mira - ha concluso il sacerdote - Evidentemente le telecamere messe qualche mese fa non sono servite a fermare queste persone. Se tutto ciò non basta, a questo punto saremo costretti a investire in un impianto di allarme».

 

Luca de Cani

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