Alluvioni del 2019: in arrivo 22 milioni di euro per i paesi messi in ginocchio dal maltempo FOTO
L'ingente finanziamento è stato annunciato oggi, martedì 4 agosto 2020 dall'assessore di Regione Lombardia al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni
In arrivo 22 milioni di euro per i paesi messi in ginocchio dal maltempo. L'ingente finanziamento è stato annunciato oggi, martedì 4 agosto 2020 dall'assessore di Regione Lombardia al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni che ha incontrato nella sede della Comunità montana, i sindaci dei Comuni di Casargo, Dervio, Premana e Primaluna particolarmente colpiti maltempo nel 2019 e ha effettuato un sopralluogo nei comuni più colpiti.
In arrivo 22 milioni di euro per i paesi messi in ginocchio dal maltempo
I contributi regionali saranno così suddivisi: 10 milioni a Casargo, 7,2 milioni a Primaluna, 2,6 milioni a Premana, 1 milione di euro al Comune di Dervio, 400 mila euro a Crandola Valsassina. Infine 3,2 milioni di euro verranno destinati alla Provincia di Lecco.
Alluvioni del 2019
Un’estate davvero terribile quella del 2019 in Valsassina e sull’Altro lago con diverse ondate di maltempo che misero in ginocchio diverse comunità. Era il 12 giugno del 2019 quando l’Alto Lago e la Valsassina furono squassate da una violenta ondata di maltempo che creò centinaia di miglia di euro di danni. A Premana la strada principale del paese, via Roma, si è trasformò in un vero e proprio fiume di fango. In zona Teglio, (ex albergo) si è verificò un grosso smottamento. Detriti, rami, hanno letteralmente invaso la carreggiata. Disastri anche a Cortabbio. Venne chiusa la strada che collega Parlasco e Cortenova per diversi alberi caduti . E ancora. A Barzio paura per uno smottamento in zona Coldogna. Gravissima la situazione anche a Primaluna con il paese invaso letteralmente da un marea di fango e detriti e decine di famiglie sfollate dalle proprie case. Impressionante quanto accaduto a Dervio, con l’esondazione del Varrone. Non solo ma il timore che la diga di Pagnona, ovvero l’invaso dell’Enel potesse tracimare, spinse le istituzioni a evacuare buona parte del paese.
E ancora un nubifragio di immane potenza, si abbattè la serata del primo agosto, attorno alle 21.30, fra la sponda lecchese del Lario e la Valsassina. Fra Bellano e Dervio un fiume di fango scese dalla montagna alle spalle dei due abitati.