Allarme per il carcere di Lecco: troppi detenuti, poche guardie. A sollevare i velo sulla inquietante situazione della casa circondariale di Pescarenico è L’Associazione per l’Iniziativa Radicale Myriam Cazzavillan che ha pubblicato il Secondo Libro Bianco sulle carceri Lombarde.
Libro bianco sulle carceri
“Se non è zuppa è pan bagnato. La riforma Orlando proposta e non approvata dal governo Gentiloni è stata seguita da quella cestinata dal Governo Conte ma il risultato è lo stesso col governo del cambiamento e col governo che è stato cambiato. A fronte di una situazione grave nulla è stato fatto per riportare le carceri italiane nell’alveo della costituzione più bella del mondo”.
Allarme per il carcere di Lecco: troppi detenuti, poche guardie
Il sodalizio ha analizzato in particolare la situazione delle case di pena Lombarde e quella di Lecco, purtroppo, spicca non certo per eccellenza. “la grave mancanza di agenti penitenziari di Lecco (meno 15%) e Mantova (meno 26%) tenendo conto del personale in più che servirebbe in base al sovraffollamento va a meno 41% e a meno 44% e gli educatori a Lecco (meno 50%) e vanno a meno 65% e 38%.” sottolineano gli estensori del Libro Bianco. ” Il record del sovraffollamento va a Vigevano col 68%. Seguono Opera al 46% e Lecco al 43%.”
GUARDA LA GALLERY (6 foto)






I detenuti in attesa di giudizio
GUARDA LA GALLERY (2 foto)


Il problema droga
“Sempre Lecco deve gestire il 62% di detenuti tossicodipendenti, dovendo quindi svolgere il lavoro di una comunità di recupero essendone privo dei mezzi. Più ridotta per fortuna la presenza di pazienti psichiatrici”.
GUARDA LA GALLERY (2 foto)


Il lavoro
GUARDA LA GALLERY (2 foto)


“Purtroppo a seguito di un provvedimento del Ministero della Giustizia quando il titolare era Orlando sono stati bloccati i questionari che sottoponevamo agli istituti che visitavamo, per cui questo anno molti dati non sono disponibili, e ne risulta carente la sezione del libro bianco sul lavoro.