Allarme Coronavirus: il Conservatorio di Como chiede agli studenti di ritorno dalla Cina di restare a casa
Una richiesta fatta per ragioni di profilassi agli studenti che si sono recati recentemente in Cina.
Misure estreme per l’allarme Coronavirus al Conservatorio di Como: da ieri, mercoledì 29 gennaio 2020, nella bacheca del sito ufficiale campeggia un avviso che chiede agli studenti di ritorno dalla Cina di non recarsi a lezione per 14 giorni.
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Allarme Coronavirus
L’Ansa questa mattina, 30 gennaio 2020, annuncia che è di 107 morti e 7.700 infezioni l’ultimo bilancio del Coronavirus che dalla cittadina di Wuhan si sta espandendo in Cina. Un intero Paese bloccato, oltre 50milioni le persone in quarantena. Italia e Gran Bretagna si stanno muovendo per rimpatriare i propri concittadini mentre colossi come Starbucks e Ikea hanno chiuso i loro store in Cina.
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Il Conservatorio di Como chiede agli studenti di ritorno dalla Cina di restare a casa
In questa situazione, come riportano i colleghi del giornaledicomo.it il Conservatorio di Como che notoriamente ha molti studenti di origini cinesi, da ieri ha sul proprio sito ufficiale il seguente avviso in italiano e cinese: “Gentili studenti, a nome della Direzione si comunica che per ragioni di profilassi, tutti gli studenti di ritorno da viaggi in Cina sono pregati dall’astenersi di frequentare il Conservatorio di Como per i 14 giorni successivi alla data di rientro”, rimandando poi con un link al Bollettino del Consolato Cinese sulla profilassi del Coronavirus.
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I suggerimenti della Croce Rossa Italiana
Intanto la Croce Rossa Italiana ha predisposto un’informativa relativamente al tema di prevenzione e salute in rapporto con la diffusione del Coronavirus. Si tratta di una serie di consigli rivolti alla popolazione per evitare allarmismi inutili. I consigli per chi resta in Italia sono quelli di buon senso che servono anche per evitare di contrarre l’influenza: lavarsi frequentemente le mani, coprirsi il volto in caso di colpi di tosse o starnuti ed evitare cibi non cotti. Per chi invece deve recarsi all’estero, in zone a maggiore rischio, il suggerimento è di chiedere informazioni al proprio medico e, una volta sul posto, di evitare cibi crudi o il contatto con animali. Chiaramente, l’invito è di evitare i viaggi non strettamente necessari. Infine, per chi rientra da zone a rischio, il suggerimento è di mettersi in contatto con strutture sanitarie in caso di sintomi da infezioni respiratorie.