Al Ministero della Salute l'incontro sull'accesso dei ricoveri in riabilitazione

"L'applicazione di criteri troppo stringenti, limiti l’accesso all'alta specializzazione ad una tipologia di pazienti che invece potrebbero giovarsene molto".

Al Ministero della Salute l'incontro sull'accesso dei ricoveri in riabilitazione
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Lo scorso 21 novembre c’è stato un incontro presso il Ministero della Salute con le associazioni scientifiche che si occupano di Riabilitazione e di Neuroriabilitazione nell’ambito di un percorso sul Decreto sui “Criteri di appropriatezza dell’accesso dei ricoveri in riabilitazione ospedaliera”.

Al Ministero della Salute l’incontro sull’accesso dei ricoveri in riabilitazione

Una discussione utile per cercare di definire il documento di “Individuazione dei percorsi appropriati nella rete di riabilitazione”. L’onorevole Fabiola Bologna, commissione Affari Sociali- Sanità Camera, è intervenuta sul tema.

“Come parlamentare e medico ho auspicato e mi sono spesa affinchè ci fosse la presenza di tutte le associazioni scientifiche delle diverse specialità cliniche che si occupano anche di riabilitazione: neurologia, geriatria, pneumologia reumatologia, cardiologia, ortopedia e medicina fisica e riabilitativa, per una visione di insieme. La situazione attuale è che, l’applicazione di criteri troppo stringenti, limiti l’accesso all’alta specializzazione ad una tipologia di pazienti che invece potrebbero giovarsene molto. Nella mia circoscrizione ha partecipato anche il dottor Frazzitta neurologo, primario dell’Ospedale di Gravedona. Siamo riusciti a fermare un provvedimento che ereditavamo dalla Lorenzin e che rivaluteremo insieme agli specialisti e ai tecnici del Ministero secondo le evidenze scientifiche e criteri che tengano conto anche del risparmio nel lungo termine. Se riusciremo a restituire una buona qualità di vita ai pazienti, utilizzando le riabilitazioni di eccellenza, risparmieremo anche in interventi socio sanitari futuri perché i pazienti avranno una maggiore autonomia e benessere a lungo termine. Sento la responsabilità come professionista medico prestato alla Politica di sensibilizzare la comunicazione tra i Medici che lavorano sul Campo e i Tecnici ministeriali per equilibrare le risorse secondo efficacia ed equità. Continuerò a vigilare affinchè si raggiunga un obiettivo condiviso e a favore dei pazienti nell’ottica della efficienza e della sostenibilità”.

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