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Aggressione a Calolzio, Anghileri: "I giovani leghisti se la prendono… con il loro partito"

"Chi commette un reato, sia esso italiano o straniero, bianco o nero, credente o non credente va perseguito per il reato che compie. Chi invece ha bisogno di aiuto va supportato come si fa con qualsiasi altro cittadino".

Aggressione a Calolzio, Anghileri: "I giovani leghisti se la prendono… con il loro partito"
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Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Alberto Anghileri (Sinistra Italiana Lecco - AVS), in merito agli episodi di violenza accaduti a Calolziocorte e alle responsabilità politiche legate alla sicurezza nel territorio.

Aggressione a Calolzio, Anghileri: "I giovani leghisti se la prendono… con il loro partito"

Condanniamo fermamente qualsiasi episodio di violenza come quello avvenuto nei giorni scorsi a Calolzio. Chiunque ne sia l’artefice. Ma c’è una cosa che non comprendiamo: con chi se la prendono i giovani leghisti? Apparentemente con il loro stesso partito.

L’assessore delegato alla sicurezza di Calolziocorte ha la tessera del carroccio in tasca come il Sindaco e insieme hanno scelto di non aderire al patto per la sicurezza “Stazioni sicure” proposto dal Ministero degli Interni. Lo stesso Ministero che è stato negli ultimi vent’anni la maggior parte del tempo in mano al centrodestra con a capo addirittura tre esponenti leghisti come Maroni, Salvini e Piantedosi.

I promotori della legge che regola i flussi migratori iniziano con B ed F ma non sono Bonelli e Fratoianni ma Bossi e Fini. E potremmo andare avanti… Non voglio banalizzare episodi che vanno affrontati con serietà attraverso politiche pubbliche e sforzi privati. Ma non si può più sopportare questa retorica leghista incapace di assumersi mezza responsabilità e sempre capace di gridare alle colpe degli altri. Se gli episodi avvengono a Lecco la colpa è del Sindaco.

Se invece sono a Calolzio, amministrata dal centrodestra, allora la colpa è di qualcun altro. Sempre con banalizzazioni e mistificazioni. Cosa non si fa per guadagnare qualche voto e soprattutto per cavalcare le paure dei cittadini. I giovani leghisti nostrani inventano o, meglio, “rubano” all’estrema destra tedesca una parola che non c’è nemmeno sui vocabolari della nostra lingua e che equivarrebbe alla deportazione di massa delle persone straniere.

Con questa logica aberrante, nel secolo scorso i milioni di italiani emigrati in mezzo mondo avrebbero dovuto essere “riemigrati” perché tra loro c’erano anche mafiosi e camorristi. E invece la stragrande maggioranza dei nostri concittadini costretti all’emigrazione per motivi economici hanno dato contributi fondamentali alla crescita dei loro nuovi Paesi, così come la stragrande maggioranza di donne e uomini arrivati nel nostro Paese in cerca di una vita migliore fanno in Italia e in Europa.

Lo ripeto: chi commette un reato, sia esso italiano o straniero, bianco o nero, credente o non credente va perseguito per il reato che compie. Chi invece ha bisogno di aiuto va supportato come si fa con qualsiasi altro cittadino.

Alberto Anghileri Sinistra Italiana Lecco - AVS

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