Addio Sandro Corti, amato cuore bluceleste morto a 58 anni
Adagiata sulla bara la maglia del Lecco, del "suo" Lecco e davanti il gagliardetto del club che guidava e che era la sua seconda grande famiglia.

Adagiata sulla bara la maglia del Lecco, del "suo" Lecco e davanti il gagliardetto del club che guidava e che era la sua seconda grande famiglia. Commozione oggi, giovedì 11 agosto 2022, nel rione di Acquate dove è stata celebrata la cerimonia funebre di Sandro Corti, scomparso a soli 58 anni dopo aver la lungo lottato contro il male che lo ha strappato dalle braccia dell'adorata moglie Cristina, dei figli Stefano e Marta, della mamma Liberata, dei suoceri Camilla e Alessandro e di quelli che gli avevano voluto bene, un gran bene.

Addio Sandro Corti, amato cuore bluceleste morto a 58 anni
Perchè era impossibile non amare quell'uomo dal gran cuore, un cuore bluceleste, come i colori della sua amata di calcio. Sandro Corti era il presidente e la vera anima del "Lecco Club Cuore Acquatese", storico sodalizio di sostenitori dei blucelesti noto anche per essere promotore de premio Cicala d'Oro, l'ultra trentennale riconoscimento assegnato al giocatore del Lecco giudicato come il migliore in assoluto durante la stagione.

Dipendente della Spreafico Automation di Calolziocorte, Corti aveva raggiunto il traguardo della meritata pensione da un paio d'anni, ma la sua giovialità, la sua schiettezza e la sua disponibilità lo hanno reso indimenticabile ai tanti colleghi che oggi hanno raggiunto la parrocchiale di Acquate per dirgli addio. "Era un uomo con la U maiuscola, leale, sincero, allegro e con la battuta sempre pronta - hanno ricordato i compagni di lavoro - Per noi era un leader. La sua prematura dipartita ha creato un immenso vuoto nel nostro gruppo di amici".
Affranti membri del Lecco Club Cuore Acquatese, che avevano in Corti una instancabile guida, un punto di riferimento, un compagno e un amico con il quale condividere la comune passione.
"Ti ringraziamo carissimo Sandro per la tua collaborazione e la tua presenza costante - ha sottolineato commosso Franco Bonacina a nome del Club - Indipendentemente dai risultai della squadra tu eri sempre in prima fila in modo sportivo e leale. Non possiamo inoltre dimenticare il tuo impegno domenicale con gli Alpini di Acquate alla Baita di Cavagiozzo. Ti ricorderemo sempre: la tua disponibilità e il tuo sorriso saranno una eredità per tutti noi".
"Era un uomo che sapeva unire"
"Con la morte del corpo entriamo nella pienezza della vita Eterna di Dio - ha detto durante l'omelia don Valerio Fratus che ha celebrato le esequie - Oggi il dolore è grande ma dobbiamo pensare alla Resurrezione"




"Negli anni che trascorriamo su questa terra lottiamo contro le ingiustizie, le violenze e le sofferenze del corpo e dell' anima. Anche il nostro Sandro ha sperimentato tutto questo, ma nonostante ciò era sempre gioioso e ha accettato tutto con amore per la sua famiglia e per i suoi tanti amici. Era un uomo che sapeva unire e lo testimoniano le tante persone persone presenti oggi in chiesa. Ogni volta che parlerete di lui lo farete rivivere".
Mario Stojanovic
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